"Miss Italia ha riempito gli alberghi Magari ci fosse tutti gli anni"

Cecchini, presidente degli Alberghi Consorziati, replica alla consigliera Vitri (Pd), che aveva polemizzato sui 120mila euro assegnati dalla Regione per la kermesse. "In città 2400 presenze. Una benedizione"

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di Anna Marchetti

"Ben venga Miss Italia e speriamo torni anche il prossimo anno". Alla consigliera regionale Micaela Vitri (Pd), critica sui 120mila euro spesi dalla Regione per portare le semifinali del concorso nazionale a Fano, replica il presidente degli Alberghi Consorziati Luciano Cecchini con alcuni numeri: "Oltre alle 197 miss e alle 50 persone di seguito (tra tecnici e operatori) in 4 giorni Fano ha potuto contare complessivamente su 600 arrivi, per un totale di 2400 presenze". Infatti, al seguito delle ragazze di Miss Italia, provenienti da tutte le regioni, sono arrivati in città i familiari: "Un beneficio – fa notare Cecchini – per tutte le attività economiche (alberghi, B&B, negozi, ristoranti e farmacie) in un periodo in cui la stagione è praticamente conclusa. Sono numeri importanti se si considera che siamo oltre la metà di settembre quando gli alberghi sarebbero già stati chiusi. Persone che, tra l’altro, non sono rimaste fisse a Fano, ma hanno visitato le località della provincia da Urbino a Gradara, da Gabicce a Pesaro. Credo che Miss Italia sia stata un ottimo veicolo pubblicitario, magari tornasse anche il prossimo anno".

E ancora, a proposito dei soldi spesi: "Si fanno polemiche inutili, che fanno solo male alla nostra regione che di problemi ne ha già tanti". Se la consigliera Vitri si chiede se sia stato giusto investire 120mila euro per le prefinali di Miss Italia, Cecchini fa notare che "con quei soldi non si è garantito solo il brand di Miss Italia ma si è ripagata l’ospitalità delle ragazze e delle maestranze. In più, come già detto, c’è stato tutto il seguito di genitori, parenti e amici delle concorrenti che hanno soggiornato per 4 giorni nelle nostre strutture investendo altro denaro. Questo è il famoso turismo di bassa stagione, una linfa importante soprattutto in un periodo così difficile. Se non ci fosse stata Miss Italia – riprende Cecchini – la stagione turistica sarebbe terminata il 10 settembre. Invece si è allungata di un paio di settimane e ha permesso a Fano, ma più in generale alla nostra provincia, di mostrarsi a un pubblico ampio".

Conclude Cecchini: "Mi chiedo quale sia il contributo che la Regione Marche dà alla manifestazione pesarese di ‘Candele sotto le stelle’ o al ‘Palio dei Braceri’: non è bello, né opportuno scatenare una guerra tra le città. Ben vengano le Miss a Fano, le polemiche sono solo fuori luogo". Insomma braccia aperte da parte degli operatori economici per le prefinali di Miss Italia che, si sono svolte in sordina (le selezioni sono avvenute a porte chiuse all’interno del Teatro della Fortuna) a causa dell’alluvione che proprio in quei giorni ha colpito le Marche, causando morti e danni. Nonostante le limitazioni, la presenza delle concorrenti tra centro storico e mare "ha animato la città e portato movimento. Il nome di Fano – aggiunge Cecchini – ha girato sui social e la nostra città è stata pubblicizzata in tutte le altre regioni d’Italia. E’ stata un’ottima occasione per farci conoscere. Così si fa turismo in bassa stagione".