Monumenti al buio, lampioni alternati "Si risparmierebbe più di 1 milione"

Il Comune ragiona sul contenimento dei consumi. Ma Brandoni: "Cercano una via di fuga per non fare la variante"

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di Anna Marchetti

Lo scenario che si prospetta è quello di buio pre ‘800. Illuminazione pubblica spenta dall’1 di notte alle 5 del mattino, lampioni accesi in modo alternato e monumenti storici e chiese oscurati (dal Pincio alle mura romane). Queste le soluzioni su cui stanno ragionando Comune e Aset per far fronte al caro energia. "Nel 2023 – insiste Paolo Reginelli, presidente di Aset, che gestisce l’illuminazione pubblica – con le tariffe attualmente in vigore, il Comune spenderebbe in energia elettrica 2milioni di euro in più rispetto al 2021: passando da 1 milione e 200mila euro a 3 milioni e mezzo". In queste condizioni la priorità dell’ente pubblico è il risparmio. "I provvedimenti – prosegue Reginelli – ci devono consentire di ottenere almeno un 30% di risparmio (pari a un milione 50mila euro circa, ndr). Sono diverse le ipotesi che stanno circolando, ma non ci sono ancora valutazioni sulla loro applicabilità. I Comuni aspettano una presa di posizione a livello nazionale sulle modalità per affrontare il caro energia. L’emergenza energetica non è locale, ma riguarda tutto il Paese, e non possiamo che adeguarci alle norme in vigore".

Presidente state valutando alternative allo spegnimento dell’illuminazione pubblica?

"La luce si risparmia solo se si spegne. Come Aset continuiamo ad investire sulle energie alternative. Da ormai 3-4 anni tutte le volte che entra in funzione un nuovo impianto, lo alimentiamo con il fotovoltaico".

Qualche esempio concreto?

"Dal 2023 dovrebbe entrare a regime l’impianto solare, a terra, da un 1 mega watt, che si sta realizzando nella parte tombata della discarica di Monteschinatello: l’obiettivo è consumare la quantità di energia prodotta. Un progetto predisposto in tempi non sospetti, quando ancora il caro energia non era nell’aria, perché il nostro obiettivo è essere sempre più autonomi, dal punto di vista energetico, e ridurre le ulteriori spese che Aset sostiene per l’energia elettrica".

Anche i depuratori sono impianti energivori, cosa state facendo per contenere i consumi?

"Pannelli fotovoltaici sono stati installati per alimentare i depuratori di Marotta-Mondolfo e di Ponte Sasso. Si tratta di una politica di investimento sulle fonti energetiche alternative che ormai portiamo avanti da diversi anni".

Altri progetti di risparmio energetico?

"Grazie al nuovo brevetto, siamo riusciti ad aumentare del 35% la produzione di gas in discarica, riducendone la dispersione in atmosfera. Anche in questo caso si tratta di una sperimentazione partita tre anni fa. Fondamentale è anche il ruolo svolto dall’Energy manager, l’ingegner Santini, dipendente di Aset, ma che condividiamo con l’Amministrazione comunale".

Le lamentele del Comune sulla difficoltà a pagare le bollette elettriche sono però per la Lega "il pretesto del sindaco Seri per dire che non ci sono i soldi per la Variante Gimarra: cerca di prepararsi una via d’uscita". Secondo il segretario leghista Alessandro Brandoni, in una situazione di grave difficoltà come l’attuale, per il sindaco Seri "non sarà facile spiegare ai cittadini che il Comune deve sborsare 8 milioni di euro in più per la nuova strada quando non ci sono neppure 3milioni di euro per pagare la luce".