Fano, mamma esce dalla comunità e muore per overdose

La donna, 34 anni, lascia un figlio piccolo. Anche il padre fece la stessa fine 4 anni fa

Fano, mamma morta per overdose: inutili i soccorsi (foto d'archivio Crocchioni)

Fano, mamma morta per overdose: inutili i soccorsi (foto d'archivio Crocchioni)

Fano (Pesaro e Urbino), 27 luglio 2019 - Il compagno e padre del suo bambino di 7 anni era morto di overdose 4 anni fa. L’altra sera, una dose letale di eroina ha ucciso anche lei. Si chiamava Marica Carletti, la mamma fanese di 34 anni, che non è purtroppo riuscita a vincere la sua guerra contro la dipendenza. E ora è caccia al pusher che le ha venduto la droga. La procura di Pesaro ha infatti aperto un fascicolo contro ignoti per morte come conseguenza di un altro delitto, in questo caso dello spaccio. Per risalire a chi le ha ceduto l’eroina, l’autorità giudiziaria ha dato incarico di aprire l’I-phone X della 34enne per passare al setaccio tutte le ultime chiamate, messaggi e chat in entrata e in uscita dal dispositivo. Tra quei contatti, gli inquirenti sono convinti di trovare lo spacciatore. Intanto lunedì sarà eseguito anche l’esame autoptico.

A scoprire il corpo senza vita della Carletti, l’altra sera tardi, è stato il fratello della donna. Era nel bagno. Accanto la siringa appena usata. Inutile la chiamata al 118. Ai sanitari non è rimasto altro da fare che constatarne il decesso. Marica era appena tornata a casa del nonno, che vive col fratello, dopo i primi venti giorni di ricovero in una comunità terapeutica di Senigallia. Era andata a prenderla il padre per farle passare un po’ di giorni con il bimbo e la famiglia.

La giovane mamma era decisa a smettere con l’eroina. Ma il pomeriggio del suo rientro dovrebbe aver ricevuto una telefonata. Un invito a cui non è riuscita a dire di no. Troppo fragile, forse, per poter resistere alla sirena della droga. Così è uscita per far ritorno qualche ora dopo con la dose. L’ultima della sua vita. In casa, non c’era nessuno. Il bimbo era con il nonno. Si è chiusa nel bagno. E, dopo aver messo in atto il solito rito preparatorio, si è iniettata la sostanza. Ma non è più uscita dalla stanza. La droga le ha spezzato la vita nel giro di poco. Ora si tratta di capire se, a causare il decesso, è stata una dose tagliata male o il fisico della Carletti era troppo debilitato per sopportare un buco dopo 20 giorni di disintossicazione. Oltre al figlio di 7 anni, la 34enne mamma di Fano lascia i genitori, il fratello e il nonno.