Fano, pensionato muore d’infarto all’arrivo della Nutata Longa

L'uomo aveva 72 anni ed era della provincia di Lodi. Inutili i prolungati soccorsi

I soccorsi sono stati immediati, ma non sono serviti a salvare l’uomo

I soccorsi sono stati immediati, ma non sono serviti a salvare l’uomo

Fano, 6 agosto 2018 - Si è sentito male ieri pomeriggio durante la Nutata Longa, storica gara di nuoto di 1852 metri (pari ad un miglio marino) con partenza ai Bagni Crida alla Gimarra e arrivo al Lido. Umberto Lui, 72 anni, di Castelgerundo (Lodi), gareggiava nella categoria amatori. Improvvisamente, lo hanno visto immobile, in acqua, poco lontano dalla riva, con la testa rivolta verso il fondo.

E’ stato soccorso e portato sulla sabbia ma per il 72enne della provincia di Lodi è stato tutto inutile. I sanitari del 118 hanno tentato di rianimarlo per molto tempo, facendo ricorso al defibrillatore per far ripartire il cuore, ma l’uomo non ha mai dato segni di ripresa. E’ probabile che fosse morto già in acqua colpito da un infarto fulminante.

L’uomo era arrivato a poche bracciate dal Lido e probabilmente lo sforzo nell’affrontare il chilometro e 800 metri del percorso è stato fatale. Da quanto si è appreso, il 72enne non era nuovo alla Nutata longa. Vi partecipava con passione ogni anno e questa passione l’aveva estesa anche ai due figli, che in questa occasione l’avevano accompagnato gareggiando anche loro. Ovviamente, tutti conoscevano bene le regole per partecipare e tra queste vi è la presentazione prima della partenza del certificato medico di sana e robusta costituzione.

Cosa che non mancava al 72enne, fisico ancora asciutto, abituato a fare sport, capace di affrontare senza alcuna difficoltà i 1852 metri di lunghezza della Nutata Longa. Ma ieri, il suo cuore non ha retto. Quando è stato portato a riva in condizioni che presupponevano già una situazione di estrema gravità, centinaia di persone si sono concentrate attorno ai soccorritori tanto che in più occasioni si è dovuto allontanare almeno di qualche metro i bagnanti. Qualcuno ha poi preso un telo azzurro per nascondere le operazioni di soccorso, tra cui il lungo massaggio cardiaco durato almeno 40 minuti da parte del medico del 118.

Poi la resa, quando si è capito al di là di ogni ragionevole dubbio che il cuore del nuotatore 72enne di Lodi non sarebbe più ripartito. E’ stato posto un telo bianco sul corpo in attesa che il magistrato di turno desse l’autorizzazione per la rimozione e il trasferimento all’obitorio del Santa Croce. Gli accertamenti di legge sono stati svolti dalla Guardia Costiera di Fano guidata dal comandante Clara Iasella.