"Niente ColleMarathon? La faccio io per tutti"

Per il secondo anno, causa Covid, la corsa non si farà. Ma l’atleta disabile Luca Paolini ha deciso di coprire tutto il percorso in carrozzina

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Tra le conseguenze della drammatica crisi sanitaria c’è anche l’annullamento, per il secondo anno consecutivo, della ColleMar-athon, la maratona internazionale da Barchi di Terre Roveresche a Fano, la cui 18esima edizione si sarebbe dovuta svolgere il 3 maggio del 2020 e poi, dopo il primo ‘stop’, il 2 maggio di questo 2021. "Quando, l’anno scorso, dovemmo cancellare la gara – sottolinea il presidente del comitato organizzatore Annibale Montanari -, mai avremmo pensato di dover saltare anche il 2021 e, invece, è così. E, purtroppo, l’impossibilità di correre la ColleMar-athon è solo un piccolissimo effetto di una pandemia che ha messo in ginocchio il mondo e che solo in Italia ha già causato oltre 100mila vittime. Però, vogliamo lanciare un messaggio di speranza e per questo abbiamo aderito all’idea del campione diversamente abile Luca Panichi, che nelle ultime edizioni ha sempre disputato la nostra gara con la sua carrozzina, e non, si badi, con una più performante hanbike".

Quella di Panichi è veramente una storia di grande forza d’animo e di straordinario esempio. Umbro, classe 1969, era un promettente ciclista dilettante che aveva battagliato con gente come Pantani e Simoni, quando nel 1994, in procinto di passare tra i professionisti, mentre stava disputando una cronoscalata, un’auto è entrata nel percorso e l’ha centrato in pieno. In un attimo i suoi sogni si sono infranti, ma lui, anziché abbattersi si è reinventato come straordinario atleta in carrozzina, ‘scalando’ con la sua sedia a rotelle, spinta dalla forza delle braccia, le salite più famose del Giro d’Italia e percorrendo intere maratone, fra le quali la Collemar-athon, di cui è diventato testimonial.

"Luca – riprende Montanari – ci ha detto di voler coprire tutto il percorso della nostra kermesse proprio il 2 maggio, scattando dalla linea dello start sotto la Porta Nova di Barchi alle 9 in punto. Speriamo che si riesca a fare e che, magari, alcuni runner possano ‘scortarlo’ in questa ennesima impresa. Naturalmente, nel rispetto di tutte le regole anti-contagio. Crediamo che possa essere un bel modo per dimostrare che ciascuno di noi può trovare al proprio interno la forza per superare anche le prove più difficili, come questo terribile coronavirus che ha stravolto la vita di tutti. E poi, sarebbe sicuramente il miglior arrivederci alla ColleMar-athon 2022, che si disputerà l’8 maggio".

Sandro Franceschetti