Nuovo parco agrivoltaico all’ex cava Torno

Progetto da 43 ettari a Carrara, al confine con Cartoceto. Il proprietario dell’area: "Paese in deficit energetico, scelte necessarie"

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Un nuovo parco agrivoltaico al confine tra Fano e Cartoceto, stavolta non sulle colline, ma nell’ex cava di Torno, di proprietà dell’impresa Penserini. "Ci siamo resi disponibili – spiega Stefano Penserini – perché nelle condizioni in cui ci troviamo come Paese (le bollette le riceviamo tutti) certe scelte vanno fatte. Tra l’altro non parliamo della costruzione di un grattacielo, che rimarrebbe sul territorio per 100 anni, ma di opere transitorie per 20-25 anni". A convincere Penserini, l’idea del parco agrivoltaico dove potranno convivere i pannelli fotovoltaici e le coltivazioni agricole. "I pannelli – chiarisce – saranno posizionati a una certa distanza dal terreno e lontani l’uno dall’altro, tanto da consentire il passaggio delle macchine agricole. Non dimentichiamo che la zona industriale di Bellocchi è in deficit energetico e un impianto da fonti rinnovabili potrebbe essere utile al suo sviluppo".

La richiesta di realizzare l’impianto è stata avanzata, spiega il Comune di Fano, "dalla società Juwi Development, con sede legale a Verona, che ha presentato il 21 giugno 2022 al ministero della Transizione ecologica (oggi Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) l’istanza per l’avvio del procedimento di Valutazione di impatto ambientale. La società veronese intende realizzare un parco agrivoltaico a terra di potenza 25,119 Mwp, al confine tra Fano e Cartoceto, nell’ex cava di Torno per una estensione di 43 ettari".

"L’opera di connessione – aggiungono dal Comune – della nuova cabina primaria denominata ‘Fano sud’ alla rete di trasmissione nazionale consiste nella congiunzione di due raccordi di linea aerea (a 132 kv), di 1,8 chilometri ciascuno, all’elettrodotto esistente Fano-Saltara. I due raccordi aerei per metà ricadono nel territorio comunale di Fano e per l’altra metà su quello di Cartoceto".

E sono proprio le opere di connessione a preoccupare il sindaco di Cartoceto Enrico Rossi: "Non c’è stato ancora il tempo di approfondire il progetto (arrivato alle amministrazioni martedì), ma da un primo esame sono quattro le cose da verificare: la connessione in linea aree alla dorsale esistente, l’eventuale interramento dei cavi aerei, l’ipotesi di spostamento delle due connessioni affinché non interessino la zona artigianale-industriale, eventuali riflessi negativi sulla futura pianificazione territoriale urbanistica alla quale potrebbe essere correlato un ulteriore sviluppo degli insediamenti produttivi". Più generica l’Amministrazione fanese: "Valuteremo la proposta e il contesto ambientale, poi invieremo alla Regione le considerazioni".

Anna Marchetti