Fano, "ho trovato un osso umano incastrato tra gli scogli"

La macabra scoperta è stata fatta da una madre che cercava conchiglie con i figli, sulla spiaggia libera tra Pesaro e Fano. E non è la prima volta che succede

La testa del femore piantato fra gli scogli

La testa del femore piantato fra gli scogli

Fano, 21 agosto 2018 - Stava giocando con i figli nella spiaggia libera tra Fano e Pesaro Anita Paoloni, 36enne fanese, quando ha fatto un macabro ritrovamento. "Stavamo raccogliendo conchiglie e sassolini quando, incastrato tra gli scogli raggiungibili a piedi in quel tratto di spiaggia proprio davanti a ‘Gentili’, ho visto qualcosa che mi sembrava un osso – racconta –. L’ho fatto vedere anche a due signori che erano lì accanto a noi e questi mi hanno detto di averlo notato già dal giorno prima. Incuriosita mi sono avvicinata di più per osservarlo meglio, ma senza avere il coraggio di toccarlo, fino a quando un ragazzo che passava di lì lo ha tirato fuori dall’acqua. Sarà stato lungo 45/50 centimetri".

Per la Paoloni si tratta di un femore umano. "Ho chiamato subito il 113 che mi ha passato la Guardia Costiera – prosegue il racconto la ragazza – che mi ha subito chiesto di inviare la foto dell’osso per mail. Poi, siccome sono fan di Chi l’ha visto? ho spedito quello stesso scatto anche alla trasmissione tv. La redazione mi ha chiamato di lì a poco". "Sabato mattina alle 10.45 abbiamo ricevuto una segnalazione telefonica – conferma la comandante della Capitaneria di Porto di Fano, tenente di vascello Clara Iasella – e su quella siamo intervenuti. Ma non si ha ancora la certezza che quell’osso sia umano, Deve ancora essere analizzato". Per ora è stato aperto un fascicolo in procura e l’osso è stato inviato all’istituto di Medicina legale per gli esami del caso. E’ un ritrovamento misterioso, questo, che ha messo in moto l’istinto investigativo della Paoloni che, dopo la segnalazione alle autorità competenti e ai media nazionali, ha postato la foto anche in un gruppo di Facebook dove si è aperto un curioso dibattito.

Tra le tante persone che hanno risposto al post da tutta Italia c’è stata anche un’altra fanese che un anno fa, sempre in quel tratto di spiaggia, dice di aver rinvenuto un omero. "Nel gennaio 2017, più o meno nel tratto di spiaggia davanti Gentili, trovai un omero umano – si legge nel post –. Chiamai la polizia ed intervenne la scientifica per i rilievi. Ma non risultò appartenere a nessuno scomparso dichiarato". Ancor più incuriosita da questa nuova rivelazione, la Paoloni ha postato la foto anche su Reddit, un social network americano di news e intrattenimento, dove ha trovato una risposta ai suoi ‘che cosa?’: "Un bioarcheologo – conclude la Paoloni – mi detto che ad occhio le due parti hanno una colorazione simile e questo sta a significare che sono state in spiaggia per lo stesso periodo di tempo. Certo non si può sapere se appartengono alla stessa persona. L’omero però sembra che abbia una patologia nella testa e sembrerebbe essere appartenuto ad un maschio, perché più lungo e più robusto della media degli omeri femminili". E dopo tutte queste indagini virtuali, non resta che aspettare l’esito del test del Dna per capire qualcosa in più.