Patente ritirata, dà fuoco all’ufficio dei vigili

Tentato raid incendiario contro la polizia locale di Cartoceto. Il responsabile era stato multato poco prima per guida in stato di ebbrezza

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di Sandro Franceschetti

Gli ritirano la patente per guida in stato di ebbrezza e poche ore più tardi lui cerca la vendetta appiccando il fuoco su una porta dell’ufficio di polizia locale. E’ successo venerdì scorso a Lucrezia. Erano circa le 16, quando un uomo di 67 anni del posto, D.P., ha appeso alla maniglia della porta dell’ingresso secondario dell’ufficio dei ‘vigili’ un sacchetto di plastica con dentro materiale infiammabile (carta, stracci e un accendigas) e gli ha dato fuoco.

In pochi istanti il sacchetto si è sciolto e il suo contenuto, con relative fiamme, è caduto a terra, a ridosso dell’infisso, diffondendo fumo e odore acre all’interno dell’ufficio. Dove, in quel momento, c’erano il comandante Luca Renzi con una collega. "All’improvviso – racconta Renzi – abbiamo sentito la puzza di bruciato provenire dalla porta a vetro sulla parte posteriore dell’ufficio. Siamo corsi a vedere e abbiamo notato al di là del vetro fiamme alte una trentina di centimetri che si stavano insinuando anche nella fessura sotto la porta. A quel punto, con un secchio, abbiamo gettato dell’acqua verso le fiamme, evitando che potessero investire la tenda interna di plastica, spegnendo completamente il principio di incendio".

Se gli agenti di polizia locale non fossero stati in ufficio e non avessero agito tempestivamente, il fuoco avrebbe potuto attecchire all’interno del locale e, a quel punto, investire l’intero edificio, che ai piani superiori ospita diversi appartamenti. Grazie alle immagini dell’impianto di videosorveglianza installato all’esterno dell’ufficio e alla collaborazione dei carabinieri di Colli al Metauro è stato possibile identificare l’uomo, già noto alle forze dell’ordine e poi rintracciarlo nella sua abitazione e metterlo a disposizione dell’autorità giudiziaria, che in seguito alla denuncia a piede libero per danneggiamento ne ha disposto l’arresto a causa anche di sue precedenti pendenze con la giustizia. Infatti l’uomo era già sottoposto alla misura dei domiciliari.

Alla base del comportamento criminoso ai danni dell’ufficio di polizia locale ci sarebbe una multa comminatagli proprio dai vigili 5 ore prima per guida in stato di ebbrezza (tasso alcolemico superiore a 1 grammo per litro, dunque con conseguenze penali). Una trasgressione che comporta anche la sospensione della patente. Il sindaco Enrico Rossi esprime gratitudine ai vigili e al loro comandante Renzi: "Fondamentale, anche in questa occasione, il ruolo svolto a presidio della sicurezza del nostro territorio dalle forze di polizia locale. Un lavoro preventivo che, come in questo caso, ha consentito di eliminare un pericolo per la circolazione stradale e per l’incolumità delle persone, e tempestivo nella risposta al conseguente atto incendiario criminoso".