TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Per ogni bimbo di meno di 4 anni ci sono in città almeno 7 ’nonni’

La fotografia dell’Istat: la popolazione aumenta soprattutto grazie agli stranieri, l’età media si alza. I centenari e over 100 sono ben 97. Famiglie sempre più ’mini’: in un caso su tre c’è un solo componente.

Generazioni a confronto

Generazioni a confronto

di Tiziana Petrelli

Popolazione in lieve aumento, età media più alta e stranieri in crescita. E’ questo il quadro demografico della città, nel censimento permanente dell’Istat in cui Fano chiude il 2023 con una popolazione di 59.992 abitanti, guadagnando 95 residenti rispetto all’anno precedente. È un aumento modesto, pari a +0,2%, ma significativo in un contesto nazionale spesso segnato da cali demografici. A trainare questa lieve crescita è stato soprattutto il saldo migratorio positivo, mentre resta negativo il saldo naturale, ovvero la differenza tra nascite e morti. Secondo i dati, al 31 dicembre 2023 i maschi erano 28.934 e le femmine 31.058, confermando la storica prevalenza femminile in città.

Pochi nati, molti anziani

Nel corso del 2023 a Fano si sono registrati più decessi che nascite: il saldo naturale è stato di -296. Il tasso di natalità, seppur in lieve crescita rispetto al 2022, si ferma al 6 per mille, mentre la mortalità è scesa al 10,9 per mille (era 12,5 nel 2022). Numeri che confermano un trend consolidato: la città invecchia. Infatti, l’età media dei fanesi è salita a 47,7 anni, con un indice di vecchiaia pari a 219,5 (ossia 219,5 ultrasessantacinquenni ogni 100 giovani under 15), in netto aumento rispetto al 210,5 dell’anno precedente. L’indice di dipendenza strutturale – che misura il peso di chi non lavora su chi è in età attiva – è salito a 58,9, con una componente anziana sempre più rilevante.

Giovani in minoranza

Boom degli over 50

La distribuzione per fasce d’età fotografa una città dove i bambini fino a 4 anni sono appena 1.911, mentre gli over 65 superano le 14mila unità. I residenti tra i 70 e i 94 anni sono oltre 11mila. Si contano anche 27 ultracentenari, a conferma della longevità della popolazione fanese. La fascia più numerosa è quella tra i 50 e i 59 anni, con oltre 10.100 persone, seguita da quella tra i 45 e i 49 anni. I ventenni e trentenni insieme non raggiungono i numeri delle generazioni più anziane, e i bambini sotto i 10 anni sono appena 4.200.

Aumentano gli stranieri

La dinamica migratoria è il motore della crescita fanese. Nel 2023, il saldo migratorio estero (ovvero gli arrivi da altri Paesi) è stato di +257, in crescita rispetto al +177 del 2022, mentre quello interno (cioè da altri comuni italiani) è positivo per 131 unità. Gli stranieri residenti sono saliti a 4.084, con un incremento dello 1,7% sull’anno precedente, e rappresentano il 6,8% della popolazione. Tra le comunità più numerose spiccano gli albanesi (846), i rumeni (807) e gli ucraini (294). La componente femminile è nettamente prevalente tra gli stranieri: 129,3 donne ogni 100 uomini, mentre tra gli italiani il rapporto è di 105,9. Curioso il dato sull’indice di vecchiaia tra gli stranieri, fermo a 60,8, che appare contenuto rispetto al 233,7 degli italiani: segno che la popolazione straniera è mediamente più giovane.

Famiglie sempre più ’mini’

A Fano si contano 26.839 famiglie, in lieve calo rispetto al censimento del 2011. Cala anche il numero medio di componenti, oggi a 2,23 persone per nucleo, contro 2,33 di dieci anni fa. Le famiglie con un solo componente rappresentano il 36,2%, mentre quelle con quattro o più persone sono solo il 17,5%. Le famiglie con almeno un componente straniero sono 2.368, e 1.525 sono interamente composte da cittadini non italiani.