Pesce, controlli in vista del Natale Svuotati i frigoriferi di un ristorante

In azione i militari della capitaneria di porto di Fano: passati al setaccio le rivendite e i locali pubblici "L’obiettivo è garantire al consumatore prodotti genuini e ben conservati". Gli accertamenti proseguono

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Scatta un sequestro di pesce, in un ristorante fanese, perché ritenuto non conforme agli standard di conservazione. A svuotare i frigoriferi sono stati i militari della Capitaneria di porto: il fatto risale a circa una settimana fa, e rientra nei controlli disposti in vista del Natale, quando il consumo di pesce è massimo così come alta è l’attenzione delle autorità preposte alla tutela del consumatore.

Da qualche tempo, infatti, l’intera filiera ittica è al setaccio, da parte dei militari della Capitaneria di porto, che stanno controllando rivendite all’ingrosso e al dettaglio, ma anche numerosi ristoranti di pesce fanesi. L’operazione di sequestro si è dunque svolta nell’ambito di una vasta serie di controlli, da parte della Guardia costiera, che non riguardano solo Fano, ma sono estesi su tutto il territorio nazionale e continueranno sino a Natale. "L’obiettivo – dice la comandante della capitaneria di Fano Stefania Battista – è quello di garantire ai consumatori prodotti genuini e ben conservati, ma soprattutto etichettati in modo da risalire a una chiara tracciabilità".

Solo due mesi fa, sempre a Fano, avvenne il sequestro di prodotti ittici per cattivo stato di conservazione, potenzialmente nocivi per la salute, in un’altra attività commerciale. In quell’occasione, emersero situazioni che, oltre a danneggiare il consumatore, avrebbero potuto compromettere anche l’ecosistema marino, a causa di modalità di pesca vietate. Un argomento, quello della tracciabilità, di cui si è parlato anche nel corso dell’ultimo BrodettoFest, per tutelare il valore e la bontà del pescato locale. Una risorsa che assume un grande valore di richiamo turistico, essendo un valido strumento per dare forza alla tradizione marinara di Fano. Durante l’ultima kermesse un team di esperti, tra cui il biologo marino Corrado Piccinetti, ribadì l’importanza di puntare solo sul pescato dell’Adriatico delle Marche, evitando il pesce surgelato e quello che non rispetta i criteri di ottima conservazione, per fidelizzare il turista e consolidare la tradizione locale. E le ispezioni in atto evitano di compromettere, in caso di violazioni, la credibilità degli operatori che, avendo seguito le indicazioni, vedrebbero vanificare il lavoro svolto finora.

Marco D’Errico