Luigi, pilota Ryanair: "Sogno che s'è avverato"

Un fanese di 33 anni ha fatto carriera: "Ora sono comandante, è la passione che ci spinge ad accettare grandi sacrifici"

Luigi Alfredo Basagni, pilota Ryanair

Luigi Alfredo Basagni, pilota Ryanair

Fano (Pesaro e Urbino), 7 gennaio 2021 - Il 33enne fanese Luigi Alfredo Basagni dal febbraio 2011 è pilota della Ryanair e, dal 2016, è comandante ed in servizio allo scalo di Bologna.

Come si è appassionato al volo? "Non riesco a descrivere il preciso attimo in cui il volo ha rubato il mio cuore, ricordo solo di aver sempre sentito che l’aria fosse il mio elemento, eppure sono nato in una città di mare. Mia mamma ha sempre detto che qualche settimana dopo il parto, mi portò a fare la prima passeggiata nei pressi dell’aeroporto della mia città natale, Fano. Aeroporto che in quegli anni era molto attivo. Ricordo che specialmente il fine settimana si sentivano decine di aerei passare sopra casa, ed io dovevo assolutamente uscire sul terrazzo per identificare ogni singolo rumore. Quindi credo che tutto questo abbia segnato l’inizio della mio amore per il volo. Amore che negli anni si è solidificato sempre di più grazie al supporto dei miei genitori, che mi accompagnavano all’aeroclub dove passavo ore a fare domande a tutti i piloti che si riunivano al bar dopo il volo giornaliero e a leggere la rivista “Volare“".

Già volava? "Un giorno finalmente arrivò anche il momento del primo volo da passeggero. Ero piccolo, 8-9 anni, ed il Piper28 su cui ero salito mi sembrava una Ferrari di Formula Uno, rumoroso e molto veloce. Arrivato il momento di iscrivermi alle superiori decisi che l’istituto tecnico aeronautico “Baracca“ di Forlì fosse la scuola giusta. A 16 anni ho cominciato con la licenza di pilota privato, ed in seguito ho conseguito la licenza e nel 2011 sono poi entrato nella compagnia per cui lavoro".

Cosa significa per lei volare. "Lo definirei un istinto che mi porta a voler stare lassù e vedere il mondo da una prospettiva diversa. Volare mi ha permesso di capire quanto sia magnifico il nostro pianeta, a volte piatto e arido a volte ricco di rilievi che sembrano disegnati da un pittore e quanto sia perfetta e complessa l’atmosfera che ci circonda. Il volo è anche molto altro: è disciplina, dedizione, studio e sacrificio, ma se ci si innamora del suo lato più poetico, tutto il resto si supera con facilità".

Qual è la sua giornata tipo? "Ogni compagnia fornisce ai piloti dei turni mensili, che nel nostro caso sono molto stabili. Quindi io so già con molto anticipo dove volerò. Ogni giornata di lavoro comincia il giorno prima, già la sera prima si controlla il meteo, per capire cosa ci si potrà aspettare, si controllano i documenti che la compagnia fornisce ai piloti. La giornata comincia con la sveglia che varia dalle 4 alle 4.30, io preferisco arrivare 1 ora prima in aeroporto, così da poter fare due parole con il mio collega".

Cosa vuol dire essere Comandante di un aereo di linea? "Essere responsabile della vita di tutti i passeggeri, dell’equipaggio e di un aereo che costa svariati milioni di euro. Il comandante è la prima linea manageriale di una compagnia aerea. A lui viene data la responsabilità di decidere quale sia la cosa migliore da fare per effettuare il volo in modo sicuro, efficace ed efficiente. Ovviamente il comandante ed il primo ufficiale si parlano di continuo, così che la decisione sia presa con il benestare di entrambi i piloti, ma l’ultima parola sta al comandante".

Quanto è importante per il suo lavoro e passione, la formazione e la preparazione? "Credo che il volo sia 90 per cento passione, senza quella è difficile trovare la spinta per andare avanti. Per la tipologia di lavoro, si è spesso fuori casa, non esistono sabati e domeniche, le giornate di lavoro sono molto lunghe. Inoltre visto che il volo è un’abilità che si tende a perdere se non esercitata, bisogna sempre studiare ed addestrarsi al meglio. Ogni pilota per il resto della sua carriera viene esaminato al simulatore almeno 2 volte all’anno. Personalmente da anni ed in particolar modo in questo momento storico utilizzo un simulatore da pc, con il quale cerco di mantenermi al corrente con tutte le procedure".

In questo periodo difficile di Pandemia, con tutte le restrizioni, misure di sicurezza per viaggiare come lo sta vivendo? "Indubbiamente il Covid-19 ha stravolto il volto dell’aviazione civile per come la conoscevamo, molte compagnie hanno chiuso, altre hanno dovuto ridurre il personale. Tutti viviamo questo momento con grande apprensione, perché nessuno può dirci quando torneremo alla normalità. Ho la fortuna di lavorare per una compagnia solida,che sta cercando di garantire un servizio minimo in base alle disposizioni dei vari paesi europei e che si impegna a mantenere lo standard di piloti e assistenti di volo a qualsiasi costo usando ogni modo oggi disponibile".

Che consiglio darebbe ai giovani che volessero fare il pilota di aerei di linea? "A tutti dico di seguire il proprio sogno. Dovete pensare che un giorno riuscirete a raggiungere la meta, perché fare un lavoro che vi rende felici non ha prezzo. Anche se ora il momento non sembra dei migliori, l’aviazione è sempre stata ciclica, quindi prima o poi torneremo più forti di prima. Vi direi inoltre di vivere il mondo aeronautico a 360 gradi, informarvi il più possibile ed andate a visitare una scuola di volo, a Fano abbiamo la Eagles Aviation Academy , dove potrete chiedere informazioni e parlare con i ragazzi che frequentano i corsi. Ultimo consiglio: imparate bene la lingua inglese, perché sarà la vostra migliore compagna".