
L’aeroporto di Fano, al centro di un’operazione da 4 milioni cincertata da Comune ed Enac
di Tiziana PetrelliUn investimento da 4 milioni di euro, un progetto fermo al 2013, un’area verde di 83 ettari da cedere al Demanio e nessun confronto pubblico. È questo il quadro che ha spinto le associazioni ambientaliste La Lupus in Fabula e Argonauta Fano a scrivere una lettera aperta contro l’asfaltatura della pista dell’aeroporto di Fano, chiedendo trasparenza e partecipazione. Il progetto, che prevede la realizzazione di una pista asfaltata di 1200 metri per 23 di larghezza, dovrebbe essere aggiornato rispetto ai costi e alle esigenze attuali. Ma secondo le associazioni, gli effetti benefici sarebbero minimi: "La nuova pista servirebbe solo a garantire i voli in caso di pioggia – scrivono Claudio Orazi e Luciano Poggiani – senza attrarre nuovi utenti o migliorare l’accessibilità allo scalo". Preoccupano anche gli impatti ambientali: la perdita di habitat per l’avifauna, l’impermeabilizzazione del suolo, l’alterazione del microclima locale. "Senza un piano economico-finanziario che giustifichi l’investimento, l’opera appare priva di una reale visione strategica".
A inizio febbraio il consigliere di opposizione Mascarin aveva presentato un’interpellanza per conoscere esiti e impegni dell’amministrazione nell’incontro con Enac e Agenzia del Demanio. L’assessore Manocchi parlò di un semplice "pour parler". Ma il 3 maggio sindaco e l’assessore hanno annunciato "importanti novità in arrivo". Segno, secondo gli ambientalisti, che il progetto sta procedendo senza coinvolgere cittadini e consiglieri. Da qui, una serie di interrogativi: "Esiste uno studio che dimostri l’utilità dell’investimento? Quali saranno gli effetti su traffico aereo, inquinamento acustico, qualità dell’aria? E sull’avifauna e la capacità del suolo di assorbire CO2? Ma soprattutto: cosa dovrà concedere in cambio il Comune?". Tanto più che "secondo fonti informate, l’amministrazione si appresterebbe a cedere allo Stato circa 83 ettari di terreni pubblici".
Sulla vicenda interviene anche Fano Cresce, che si unisce alla richiesta di chiarimenti avanzata da Lupus in Fabula. "Chiediamo al sindaco Serfilippi di rompere il silenzio e portare dati concreti a sostegno del ritorno socioeconomico di quest’opera. Il rischio è che si ripeta lo schema già visto: decisioni prese senza confronto e delibere approvate con preavvisi lampo". Il gruppo consiliare chiede di chiarire le previsioni sull’aumento dei voli e le rassicurazioni per i cittadini dei quartieri vicini, preoccupati per sicurezza, rumore e svalutazione delle case. "Sono domande legittime – scrivono Stefano Amatori e Ippolita Bonci Del Bene – se pensiamo ai costi per la collettività". A preoccupare è soprattutto la cessione gratuita a Enac degli 83 ettari di terreno comunale inclusi nel perimetro aeroportuale. "Non sarà un’operazione a costo zero – sottolinea Fano Cresce –. L’amministrazione aggiorni i cittadini e chiarisca quali costi e quali benefici comporta questa scelta. C’è il rischio che l’intervento avvantaggi solo chi ha interessi sull’aeroporto".