Pompe funebri Fano. "Concorrenza oltre i limiti"

Dopo scandali e inchieste, Valentini svela i casi fanesi: "Sgambetti e dispetti"

IL CORAGGIO  DELLA DENUNCIA  Francesco Valentini titolare di una agenzia di pompe funebri in città e a Pesaro: a sinistra la vetrata sfondata a Pesaro

IL CORAGGIO DELLA DENUNCIA Francesco Valentini titolare di una agenzia di pompe funebri in città e a Pesaro: a sinistra la vetrata sfondata a Pesaro

Fano, 25 gennaio 2019 - Una popolazione che invecchia e sempre più persone sono destinate a imboccare il viale del camposanto. Una industria e un business, da sempre, quella del caro estinto. Ma nonostante la ‘torta’ si allarghi per ovvie ragioni statistiche, il clima tra i proprietari di pompe funebri è tutt’altro che buono. Ne sa qualcosa Francesco Valentini, 33 anni, fanese doc, che ha due agenzie, una in via del Metauro in città ed un’altra a Pesaro «dove poco dopo che avevo aperto, di notte mi hanno sfondato le vetrina. Per fortuna che non siamo al sud, altrimenti non so cosa sarebbe successo. Ho chiamato anche le forze dell’ordine e ho sporto denuncia, ma per altre volte mi hanno rovinato l’insegna esterna e l’ultima volta l’ho cambiata pochi mesi fa».

Pesaro ‘arroventata’, ma a Fano tutto tranquillo?

«Macché. Sono dispetti in continuazione e pochi mesi fa un concorrente mi ha messo l’auto di traverso mentre stavo uscendo per trasportare la salma di un noto professionista al cimitero».

E che cosa è successo?

«Che i parenti si sono indispettiti e hanno anche minacciato di chiamare i carabinieri. Comunque se n’è andato, ha spostato l’auto e tutto è finito lì».

Altri episodi di concorrenza?

«Tanti: la gente arriva in camera mortuaria e si porta via i documenti, persone che vengono strattonate e alle quali vengono promessi sconti pur di cambiare pompe funebri».

Ma nelle sale mortuarie non ci dovrebbero essere i numeri di cellulare di tutte le agenzie?

«Dovrebbero esserci. Ci sono in tutti gli ospedali, ma al Santa Croce no. Ho anche inviato una lettera alla direzione sanitaria, ma di questo servizio non s’è visto nulla. Perché? Questo non lo so».

Altre cose?

«Spesso, sempre più spesso ti ritrovi con i manifesti funebri coperti. Dispetti».

Quante gente si avvia all’eterno riposo in città in un anno?

«Lo scorso ci sono stati 1.100 decessi solo in città e io, tra Fano e Pesaro, ne ho fatti 150. Vuol sapere un’altra cosa?».

Dica?

«Io riesco a fare solo due funerali su dieci decessi che si hanno all’ospedale. Tutto il resto mi arriva dalle famiglie e dalle persone decedute nelle case di riposo».

Quattro agenzie di pompe funebri in città su una popolazione di 64mila abitanti. Poche in confronto a Pesaro...

«Beh il problema non è quello. Noi stiamo incrementando il lavoro e ci arriva gente anche da Pesaro, per quello che ho aperto una agenzia a Muraglia».

Cosa fate di speciale?

«Un ottimo servizio, siamo tutti giovani, siamo tutti in divisa e con i guanti bianchi. E la gente a queste cose guarda».

E poi...

«Come macchina abbiamo una Maserati che è dotata anche di impianto stereo...».

Prego?

«Sì, impianto stereo perché alcune famiglie mi hanno chiesto di mettere, durante l’accompagnamento, la canzone più amata dal defunto. Tutte cose che vengono molto apprezzate. Forse per questa ragione siamo al centro di dispetti a Fano e di vandalismi nel caso di Pesaro».