"Ponte chiuso e dei lavori non si sa nulla"

Colli al Metauro, la denuncia di Curina: "A Tavernelle accesso sbarrato da 18 mesi. Pedoni costretti a camminare tra le auto"

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Da circa un anno e mezzo il ponte ciclopedonale sul Rio Barzotto a Tavernelle di Colli al Metauro, a fianco della Flaminia, è sbarrato e inutilizzabile perché ritenuto non sicuro, e ciò sta causando gravissimi disagi e, soprattutto, costringe i pedoni a passare sulla sede stradale parallela, stretta e trafficatissima, correndo il rischio di finire investiti. "Il ponticello (di legno, lungo circa 35 metri e largo 2, ndr) andava senz’altro chiuso, perché le verifiche tecniche hanno rilevato un serio deterioramento dei materiali, ma è inaccettabile che a distanza di oltre 18 mesi non si sia ancora fatto nulla di concreto per ripristinare una circolazione a piedi e in bici in sicurezza – evidenziano il leader del gruppo di minoranza ‘Energia in comune’ Candio Curina e la collega consigliera Laura Valentini -. Durante la campagna elettorale dell’autunno 2021 – incalzano i due membri di opposizione - l’attuale sindaco Pietro Briganti, che all’epoca era assessore uscente ai lavori pubblici, disse che il Comune era riuscito ad ottenere una quota importante dei fondi necessari per realizzare un nuovo ponte attraverso un bando regionale. Peccato che poi scoprimmo che a quel bando il Comune aveva semplicemente partecipato e siccome lo aveva fatto pure in ritardo rispetto ai termini stabiliti, il progetto è stato escluso da quelli finanziabili. Altro che risorse già disponibili".

Il 15 giugno di quest’anno la consigliera Valentini, visto che il ponte era ancora chiuso e che non si avevano notizie circa l’affidamento dei lavori, ha presentato un’interrogazione per avere aggiornamenti sulla vicenda. "E il sindaco ci ha risposto – riprendono la stessa Valentini e Curina – che per ottenere il finanziamento almeno parziale del progetto (il quale prevede la rimozione del vecchio ponte in legno e la sua sostituzione con uno in ferro, per un importo di 293mila euro), non essendo andato a buon fine il primo bando, avevano partecipato ad un secondo nel marzo 2022, senza però ottenere riscontro. Recentemente, poi, abbiamo saputo che anche questo bando è andato male e che ci sarebbe la volontà degli amministratori di utilizzare fondi di bilancio, ma di notizie positive certe non ce ne sono, soprattutto sui tempi. E, intanto, la gente continua a rischiare la propria incolumità passando a piedi e con le carrozzine sull’asfalto. A nostro parere, anziché prevedere un’opera da 300mila euro, sarebbe stato meglio progettare qualcosa di più economico e altrettanto funzionale. Magari, oggi il ponte ce lo avremmo già o, almeno, sarebbero iniziati i lavori".

Sandro Franceschetti