TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Ponte ciclopedonale sul canale Albani. Via ai lavori: "In due anni lo finiamo"

Collegherà Sant’Orso, Bellocchi e anche la nuova area verde all’aeroporto. Sopralluogo di Baldelli

L'assessore Francesco Baldelli con i tecnici

L'assessore Francesco Baldelli con i tecnici

di Tiziana Petrelli Sono iniziate ieri mattina, nel campo all’incrocio tra via Papiria e via della Colonna, le trivellazioni per la realizzazione delle fondamenta del nuovo ponte ciclopedonale sul canale Albani. Il cantiere è ben visibile grazie alla recinzione arancione che delimita l’area operativa, all’interno della quale sono entrate in azione le macchine perforatrici. Si tratta del primo passo concreto verso una delle opere definite "più strategiche per la mobilità dolce e sostenibile di Fano": il ponte strallato della Ciclovia del Metauro.

A seguire da vicino l’avvio dei lavori è stato l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli, che ha effettuato un sopralluogo proprio nel punto in cui nascerà l’imponente struttura da 110 metri di lunghezza. "Siamo arrivati a un punto determinante per la Ciclovia del Metauro – ha dichiarato –. Questo ponte è un’opera veramente importante perché supera il canale Albani e via Papiria, due ostacoli per un percorso ciclabile in sicurezza. Nel programma delle infrastrutture strategiche delle Marche avevamo promesso di riconnettere i due quartieri più popolosi di Fano, Sant’Orso e Bellocchi, al resto della città".

Il ponte collegherà quindi non solo i due quartieri residenziali al centro storico, ma anche alla nuova area verde che sta sorgendo dove un tempo c’era l’aeroporto: "Con un occhio alla mobilità sostenibile – ha proseguito Baldelli – la ciclovia collegherà i quartieri anche all’area sportiva situata lungo il tracciato, oltre che a quello che diventerà il bosco urbano dell’aeroporto e al cuore antico della città. Un intervento che garantisce sicurezza nella mobilità per i cittadini, le famiglie, i bambini, gli anziani. E che si distingue anche per la sua qualità architettonica".

Il ponte sarà infatti di tipo strallato: una struttura moderna, riconoscibile, con un’antenna centrale, otto cavi portanti (gli stralli) e quattro campate. "Diventerà un simbolo della città di Fano al suo ingresso – ha detto l’assessore – superando tre ferite alla mobilità rappresentate dal canale Albani, dalla superstrada e da via Papiria. Quegli ostacoli oggi diventano un’opportunità per identificare la città lungo la Ciclovia del Metauro e la Ciclovia Adriatica". Il valore complessivo dell’intervento è di due milioni e mezzo di euro. La Regione ha già completato molte delle lavorazioni nelle aree in sua disponibilità.

"Stiamo andando molto rapidamente – ha spiegato Baldelli –. Attendiamo dal Comune di Fano la disponibilità dei nuovi terreni, che mi auguro arriverà a settimane, per completare l’intervento sul territorio fanese". E sul cronoprogramma, l’assessore è chiaro: "Ci vorranno meno di due anni per realizzare il ponte strallato, come avevamo promesso. Un ponte con un’antenna centrale, otto tiranti e quattro campate per una lunghezza complessiva di 110 metri". Funzionalità, dunque, ma anche bellezza.

"Fano è una città dalla grande storia e da una bellezza che tutti riconosciamo: dalla Fano romana al suo centro storico, le spiagge raggiungibili in bici. Grazie alla Ciclovia del Metauro, questa infrastruttura risponderà a più esigenze: turistiche, cittadine, di sicurezza, di svago e persino economiche. Riconnettere la città con un’opera architettonicamente riconoscibile significa valorizzare la terza città delle Marche, sulla quale puntiamo per lo sviluppo della nostra regione".