Posta foto osé della ex, in manette

Trentenne accusato di stalking: cercava vendetta per la fine della storia

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Non voleva accettare la fine della loro storia. Così ha preso a tormentarla in ogni modo. Con pedinamenti, appostamenti, decine di telefonate, messaggi via chat e anche tramite i social. Ed è proprio sul web che le ha sferrato l’aggressione più infamante, postando delle foto della sua ex in pose compromettenti. Tanto che alla fine lei, una 30enne fanese, lo ha denunciato e, sabato scorso, all’ennesimo episodio, lui è finito nelle manette dei carabinieri della stazione di Fano.

Stalking, l’accusa per l’uomo, un 30enne nato a Cattolica, ma di origini africane, disoccupato e con diversi precedenti sulle spalle. Ieri mattina, l’arresto è stato convalidato. Il difensore del 30enne, l’avvocato Andrea Bianchi (in sostituzione dell’avvocato di fiducia Andrea Guidi del foro di Rimini), ha chiesto i domiciliari, ma il giudice Antonella Marrone si è presa qualche giorno per la decisione. A scatenare la guerra tra gli ex, sono state alcune foto che i due hanno messo sui social. La donna avrebbe inviato per scherzo a un amico, via Messenger, uno scatto delle parti intime dell’ex compagno con commento sotto: "Vedi che non tutti gli uomini di colore sono dotati!". Ma il destinatario avrebbe poi riferito al 30enne il messaggio ricevuto. A quel punto, è scattata la tremenda vendetta.

L’ex compagno ha preso una foto della donna in una posa molto hard e l’avrebbe postata sui social. Quando la ex lo ha scoperto è scoppiato il putiferio. Sabato sera, c’è stato l’ultimo atto di una storia ormai al capolinea. E ora pure con parentesi giudiziaria. Il 30enne è ritornato per l’ennesima volta sotto casa della ex, gridando contro di lei le peggiori offese e anche minacce di morte. Terrorizzata, la fanese ha chiamato i carabinieri che sono subito arrivati e hanno arrestato l’uomo con l’accusa di stalking. Il 30enne ha alle spalle diversi precedenti, tra cui anche reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Ora resta in carcere in attesa della decisione del giudice.

e. ros.