Profilglass Fano, arriva l’alta tensione a Bellocchi

Potenziamento della linea per far funzionare i macchinari, ma il Comune modifica il tracciato: "Elettromagnetismo, tutelare la popolazione"

Un operaio della Profilglass in azienda. I dipendenti sono circa un migliaio

Un operaio della Profilglass in azienda. I dipendenti sono circa un migliaio

Fano, 17 ottobre 2019 - Potenziamento della linea dell’alta tensione nella zona industriale di Bellocchi: Profilglass ottiene quanto richiesto. «I cavi dell’alta tensione – secondo l’assessore all’Urbanistica Cristian Fanesi – che collegheranno la stazione elettrica di Carrara con quella di via Einaudi a Bellocchi, secondo il progetto del Mise (Ministero per lo sviluppo economico), passeranno sotto il sedime stradale, lungo la provinciale 92, tra via VIII strada e l’area sportiva di Falcineto».

Il Comune, però, ha indicato al Mise due tracciati alternativi oltre a una serie di prescrizioni ancor più restrittive di quelle previste per legge, per la salvaguardia della popolazione dalle esposizioni elettromagnetiche, in questo caso secondo quanto suggerito da Arpam a cui è stato chiesto di esprimere il proprio parere. L’infrastruttura elettrica sarà realizzata da Terna (la società che gestisce la rete nazionale dell’alta tensione) «per lo sviluppo – ha riferito martedì in consiglio comunale Fanesi – della zona industriale di Bellocchi e in particolare per le aziende più energivore». Tra queste c’è certamente Profilglass l’azienda leader europea nella produzione dell’alluminio.

Nel 2017 , il suo fondatore Giancarlo Paci aveva denunciato l’impossibilità di far funzionare un macchinario costato 20 milioni di euro per l’insufficiente capacità elettrica della città, con il rischio di mandare in fumo 150 nuove assunzioni. Allora, a sostegno della richiesta di Profilglass scesero in campo, sia il Comune sia la Regione per favorire un incontro tra l’azienda fanese e i vertici di Terna ed Enel. Dopo due anni qualcosa si è mosso anche se il direttore dell’azienda Marco Sangiorgio ipotizza ancora tempi lunghi: «Per ora è stato solo chiesto un parere al Comune da parte del Mise – sottolinea – poi dovrà partire l’iter degli espropri e successivamente la fase dell’esecuzione dei lavori. Sarà comunque un beneficio per tutta l’area industriale di Bellocchi». Lavori attesi e che potranno diventare determinanti per Profilglass nei prossimi due anni. «Finora l’azienda, che occupa circa un migliaio di persone – sottolinea il direttore – è riuscita a lavorare con l’attuale potenza elettrica prodotta, ma i macchinari non sono ancora completati: lo saranno nel 2021».

Il progetto di potenziamento della linea dell’alta tensione è stato presentato dal Mise al Comune perché esprimesse il suo parere il 2 agosto e l’Amministrazione comunale ha avuto tempo fino a ieri per formulare la risposta. Il passaggio nel consiglio comunale di martedì è stato necessario «non essendo il progetto di Terna conforme – ha spiegato Fanesi – agli strumenti urbanistici: il Prg di Fano non prevede collegamenti sotterranei, ma solo elettrodotti aerei e indica dei limiti, per l’esposizione ai campi elettromagnetici, più restrittivi di quelli previsti dalla normativa». In particolare è stato chiesto al Mise «di prevedere delle schermature lungo il percorso e di passare il più lontano possibile dagli edifici». Suggeriti due percorsi alternativi: «Abbiamo chiesto – ha ch iarito Fanesi – di attraversare la superstrada all’altezza del centro sportivo di Falcineto, da tutti conosciuto come ‘Biricocco’ preferendo le strade della zona industriale di Bellocchi piuttosto che quelle vicino alle case : le alternative proposte non allungano il percorso, ma tengono i cavi lontani dagli edifici presenti nell’abitato di Bellocchi».

Aspetto su cui a posto l’accento il consigliere di Fano Città Ideale, Giancarlo D’Anna: «Benissimo che i cavi siano interrati, ma non devono assolutamente passare vicino alle abitazioni e soprattutto non vanno posizionati lungo le strade frequentate dai pedoni che sarebbero esposti alle onde elettromagnetiche». Prossimo incontro il 24 ottobre a Roma al Mise.