REDAZIONE FANO

Pulmini parcheggiati a Tre Ponti. Serfilippi manda la polizia locale

Nel mirino i mezzi dell’azienda Fano Noleggi che utilizzava l’area comunale affittata alla cooperativa sociale

Da sotto la tettoia di Tre Ponti sono spariti i pulmini di Fano Noleggi

Da sotto la tettoia di Tre Ponti sono spariti i pulmini di Fano Noleggi

di Tiziana Petrelli

Dieci giorni dopo la denuncia del Carlino, dalla Cooperativa Tre Ponti sono spariti i pulmini di Fano Noleggi che per ben sei anni hanno sostato abusivamente su suolo comunale. Nessuno infatti, fino al controllo di polizia di venerdì scorso, aveva mai segnalato l’anomalia di quel vantaggio economico a favore della ditta dell’assessore Etienn Lucarelli, che era anche l’amministratore comunale deputato a vigilare sulla ‘concorrenza sleale’ tra aziende, in territorio fanese. "Il giorno dopo il vostro articolo - rivela il sindaco di Fano, Luca Serfilippi - ho scritto alla dirigente Montagna (Polizia locale, ndr), ai Servizi Finanziari/Patrimonio e al Suap, per verificare se quanto denunciato dal Carlino corrispondesse al vero. Una pattuglia della municipale ha fatto il sopralluogo (esattamente una settimana dopo, venerdì 29 novembre, ndr) verificando la effettiva presenza della flotta di pulmini su terreno comunale. I tecnici comunali hanno confermato che i pulmini su quel terreno non ci possono stare, perché come avete correttamente riportato, il contratto di comodato con il Comune specifica che l’utilizzo è per scopi sociali, culturali e sportivi. Questa relazione è stata oggi (ieri, ndr) inviata agli uffici di competenza che invieranno alla società Fano Noleggi una diffida".

Ma come è possibile che nessuno prima della denuncia del Carlino, si sia mai accorto di quella che, allo stato attuale dei fatti, risulta essere una palese concorrenza sleale? Sono stati infatti almeno 90mila euro (15mila è la media dei costi annui sostenuti dalle ditte concorrenti per l’affitto di un capannone e relative spese di gestione) i soldi risparmiati dall’azienda Fano Noleggi, che vede soci l’ex assessore Lucarelli e il poliedrico Gino Bartolucci, che da oltre 30 anni guida la cooperativa Tre Ponti, un’impresa sociale che ha saputo sviluppare e far crescere su suolo comunale, pagando un canone di locazione di appena 10mila euro annui (rinnovato lo scorso 1 luglio, con canone alzato a 11mila). Un’anomalia che coincide con il fatto che, chi avrebbe dovuto vigilare su questo aspetto concorrenziale era proprio l’assessorato alle Attività Economiche Commercio guidato da Lucarelli, attraverso la polizia amministrativa in materia di commercio che fa capo all’Urbanistica (assessore era invece Cristian Fanesi, Pd) e la Polizia Locale che rappresenta di fatto il suo braccio operativo.

Abbiamo chiesto all’ex assessore Sara Cucchiarini (Pd) come mai la Polizia locale (di cui aveva la delega) fino ad oggi non sia mai intervenuta per sanzionare Fano Noleggi e neppure la cooperativa Tre Ponti, che non ottemperava alla clausola contrattuale universale imposta nelle locazioni dei Comuni, che vieta esplicitamente il subaffitto o un utilizzo diverso da quello "sociale" per gli spazi pubblici dati in affitto/comodato. "Perché non ci sono state mai denunce di irregolarità - risponde Cucchiarini - che eventualmente devono essere verificate dagli organi competenti, per poter dire che ci sono". Ma non bastava che l’assessore competente, eletto dai cittadini, sia a conoscenza di un fatto non conforme ai regolamenti, per dare incarico alla comandante di svolgere un sopralluogo?