Ragazzi terribili, sul palco la seconda chance

Sono 50, alcuni con trascorsi turbolenti, i giovani attori dello spettacolo "Vèstiti di rosso" in scena domani al teatro Politeama

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Sono 50 giovani, i protagonisti di "Vèstiti di Rosso. Non importa la domanda, la violenza non è la risposta", lo spettacolo in scena domani, alle 21, al teatro Politeama (ingresso gratuito). Gli attori che saliranno sul palcoscenico sono quasi tutti adolescenti, che fanno parte dell’Accademia dello Spettacolo di via della Liscia, a cui si sono aggiungi altri 4 giovanissimi che hanno avuto problemi penali lievi, ospiti di comunità di recupero (nelle Marche non ci sono carceri minorili) e che stanno scontando la loro pena attraverso i servizi sociali.

Lo spettacolo, per la regia di Marco Florio ed Edoardo Frustaci, che è anche presidente dell’Accademia dello Spettacolo, affronta quattro temi impegnativi: la mafia, i migranti (ci sarà l’invasione del teatro da parte dei 50 ragazzi che racconteranno frammenti di vita di chi tenta di arrivare in Europa), violenza sulle donne e droga. L’iniziativa è promossa dall’assessorato alle Pari Opportunità guidato da Sara Cucchiarini, e dal Garante regionale dei diritti della persona. Le coreografie sono di Mascia Valntini, Milena Giammattei, Riccardo Caldari, mentre la maestra di canto è Katja Natalini. I giovanissimi sono stati coinvolti anche nella coreografia.

"Si tratta di uno spettacolo composito – hanno spiegato i registi Florio e Frustaci – ma costruito in maniera organica. Il nostro compito non è solo quello di fare teatro, ma insegnare ai ragazzi a condividere e a liberarsi delle loro paure e dei pregiudizi per affrontare la vita nel modo giusto". "E’ stato realizzato – ha aggiunto l’assessore Cucchiaini – uno spettacolo complesso, non facile da realizzare e che spero si possa replicare anche dopo la serata di giovedì". Per il Garante dei diritti della persona, l’avvocato Giancarlo Giuggianello, "la partecipazione allo spettacolo dei 4 minori con problemi penali è per noi un successo. So quanto sia difficile coinvolgere i minori in attività come teatro, canto e danza". "Due di loro si sono rifiutati di partecipare – conferma Forio – mentre con gli altri siamo riusciti a costruire un percorso educativo e a superare le difficoltà".

La speranza dell’avvocato Giuggianello è che la collaborazione con Fano, in particolare per quanto riguarda i minori, possa proseguire anche in futuro. Dal sindaco Massimo Seri, che da ragazzo ha rivelato di aver fatto l’esperienza teatrale, l’invito ai giovani "a cimentarsi con il teatro, un’ottima palestra, da utilizzare nella vita".

Anna Marchetti