Ragno violino Pesaro, morsa una donna. "Dieci giorni d’inferno"

Dopo il caso dell'ex consigliere comunale, quello di una 51enne di Tre Ponti: "Un morso lancinante sul collo"

La signora di Tre Ponti (Pesaro) indica il morso del ragno violino

La signora di Tre Ponti (Pesaro) indica il morso del ragno violino

Pesaro, 2 luglio 2019 - «Temevo di morire, avevo il collo infiammato, gonfiore e prurito a mani e piedi, il cuore che mi batteva a mille: ho passato dieci giorni di inferno, senza riuscire neppure a dormire, dopo essere stata punta da un ragno violino». Lo racconta Maria Piscitelli, 51 anni, professoressa di scuola media, che ha deciso di parlare della sua esperienza, per mettere in guardia i concittadini dal pericoloso e sollecitare la disinfestazione.

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«Ho avvertito una puntura lancinante al collo – racconta la donna -, mentre mi trovavo dentro uno sgabuzzino esterno, nell’area del giardino di casa, e ho pensato che si trattasse di una grossa zanzara, di quelle molto aggressive. Ma mi sono dovuta ricredere, perché intorno alla puntura la pelle si è arrossata, fino a diventare violacea, come se si trattasse di un’ustione. Così, il giorno dopo, sono andata alla guardia medica, dove mi hanno sottoposto a una terapia di antibiotici e cortisone». La professoressa ha vissuto due settimane di estremo disagio, partecipando alle riunioni scolastiche con sofferenza, perché il prurito e l’infiammazione perduravano: «E’ stato un calvario, che mi ha fatto temere il peggio, e capisco cosa ha passato il signore di Pesaro, anche lui punto da questo ragno, come ho letto sul ‘Carlino’. Il solo pensiero che mi sia andato sul collo, senza che me ne accorgessi, mi fa rabbrividire. Il ragno l’ho recuperato e consegnato all’Asur, che mi ha confermato che si trattava del famigerato violino. Lo stesso medico, che mi ha prestato le prime cure, ha raccontato che anche lui era stato punto a un piede da questo ragno, soffrendo per molti giorni le conseguenze».

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Maria Piscitelli vive nella frazione di Tre Ponti, in una casa immersa nel verde, dove in giardino non mancano gli insetti: «Ci sono i grilli e le zanzare, come capita nelle case di campagna, ma non pensavo di convivere anche con un potenziale ‘killer’. Spero che il Comune intervenga anche in questa zona periferica, con una efficace disinfestazione, perché la puntura del ‘ragno violino’ può essere veramente pericolosa».

Dopo dieci giorni di terapia, gonfiore e prurito sono pian piano scomparsi, anche se la donna mostra ancora sul collo la traccia della puntura: «Sono stata fortunata, reagendo positivamente alla cura, ma ho vissuto un’esperienza difficile da dimenticare. All’Asur mi hanno dato un potente insetticida fumogeno, che secondo le indicazioni dovrò usare all’interno del locale dove ho rinvenuto il ragno, ripetendo la disinfestazione dopo una settimana. Ma sono ancora preoccupata, perché questo ragno potrebbe annidarsi ovunque».