Fano, rapina a negozio cinese. Armati di spranga scappano con la cassa

Erano in due, i volti coperti da un passamontagna

La polizia scientifica rileva le impronte digitali sul maniglione della porta

La polizia scientifica rileva le impronte digitali sul maniglione della porta

Fano, 14 ottobre 2018 - Assalto al negozio cinese di casalinghi della zona dell’ex zuccherificio con aggressione e inseguimento. Il bottino, circa mille euro, è stato arraffato da due rapinatori mascherati e armati di spranga, fuggiti a bordo di una Fiat Punto e ricercati da polizia e carabinieri.

I due banditi, intorno alle 15 di ieri, fanno irruzione all’interno del Mercatone You hao, sito in via Enrico Mattei, di fianco al distributore di carburanti. Stando alla testimonianza dei titolari, «indossavano entrambi una tuta scura, erano alti e di corporatura esile, il viso travisato con passamontagna e foulard, uno aveva la carnagione scura e impugnava un piede di porco». I due intimano alla cassiera di consegnare il denaro, ma la donna esita, indietreggia, prende tempo nella speranza che i due criminali desistano. Invece vanno su tutte le furie.

Uno avanza e gira dietro il bancone, afferra la cassa con il denaro e cerca di guadagnare l’uscita. Ma viene bloccato dal titolare, nel frattempo sopraggiunto, che trattiene il bandito con tutte le sue forze, determinato a difendere l’incasso di una giornata di lavoro a qualsiasi costo.

Il rapinatore reagisce e tenta di colpirlo con la sbarra di ferro: un colpo sferrato con estrema violenza, che avrebbe potuto ucciderlo, ma che per fortuna centra la vetrata della porta di ingresso, mandandola in frantumi. Poi l’uomo fugge assieme al complice a bordo di una Fiat Punto di colore chiaro, parcheggiata nelle immediate vicinanze. L’auto, riferisce il vicino benzinaio, dopo una frenata brusca riparte sgommando in direzione dell’aeroporto.

Il titolare del negozio però non si dà per vinto: si mette all’inseguimento dei fuggitivi a bordo della sua vecchia Bmw, sperando di riuscire a fermarli, mentre le forze dell’ordine sono state già allertate. Dopo un paio di curve, giunto dinanzi all’ingresso dell’aeroporto, il commerciante raggiunge l’auto, ma i banditi frenano di colpo e lo mandano fuori strada. Poi proseguono la fuga verso via Papiria, dove trovano facilmente le principali direttrici stradali che portano fuori città.

Poco dopo, sul posto giungono polizia e carabinieri, che si mettono sulle tracce dei banditi, dopo aver ascoltato le testimonianze dei presenti. All’interno dell’esercizio commerciale e sul maniglione della porta, la polizia scientifica ha rilevato le impronte digitali ed ha acquisito le riprese registrate dall’impianto di videosorveglianza.

I rapinatori hanno parlato pochissimo, difficile quindi risalire al loro accento, e la loro azione è stata molto rapida e decisa. Il negozio preso di mira, trovandosi lungo alcune veloci vie di fuga, la statale Adriatica, l’autostrada e la superstrada, farebbe ipotizzare l’azione di professionisti. Inoltre, all’esterno non sono presenti telecamere di sorveglianza, un dettaglio non trascurabile per i malviventi.