Fano, i residenti. "Sequestrati in casa per colpa della partita"

Rivolta dei residenti della zona stadio per il dopo Fano-Ternana di mercoledì

Immagini della zona dello stadio con le case attorno

Immagini della zona dello stadio con le case attorno

Fano, 9 novembre 2018 - Caos partita. Disavventura per una residente di via Corelli che mercoledì sera è stata bloccata dalle forze dell’ordine impegnate nel servizio di sicurezza per la partita Alma-Fermana allo Sadio Mancini. «E’ un’indecenza che un cittadino non possa tornare a casa sua per una partita di calcio. E’ un sopruso», si sfoga un’estetista all’indomani dell’ennesimo disagio patito in concomitanza di uno degli eventi sportivi che si svolgono nel quartiere.

La donna racconta i suo caso emblematico, ma non è la sola che in quella popolosa zona residenziale, si sente “sequestrata in casa” quando l’Alma gioca in casa o c’è una partita di volley al palazzetto dello sport. «Ieri al termine di una lunghissima giornata di lavoro – prosegue la donna – i vigili mi hanno fermata a pochi metri da casa perché il traffico era bloccato per la partita. Erano le 20.30 e non c’è stato verso di passare, neppure dicendo che ero una residente. Allora ho fatto tutto il giro con l’auto, ma anche dall’altra parte ho trovato lo sbarramento, questa volta della polizia. Ho dovuto lasciare l’auto lì e tornare a casa a piedi passando per i campi, come una ladra, lasciando la spesa in macchina. Sono tornata a prenderla a fine partita, alle 23.30. Non è possibile che i residenti debbano patire questi disagi. Bisogna che prevedano delle soluzioni. Non iporta quali... ci scortassero a casa, ma non è possibile che ogni volta che c’è una manifestazione le nostre case siano blindate».

«Se sei dentro casa non puoi uscire, se sei fuori non puoi entrare – aggiunge Elmo Righi –. Ma noi residenti mica siamo stati condannati a questo carcere. E’ sempre stato disagevole abitare qui vicino allo stadio, ma negli ultimi anni la situazione è peggiorata: è diventata una cosa impossibile con questa paura del terrorismo. A cosa serve tutto ciò? Figuratevi che io ho una vecchia 600 scassata, in cui entro a malapena io: che bomba volete che possa trasportarci? Ebbene... non c’è mai verso che mi lascino passare. Bisognerebbe chiuderlo questo stadio in mezzo alla città. Fatene uno in zona aeroporto: lì non dà fastidio a nessuno e la povera gente non tribola più». Al termine delle partite poi, quando le strade vengono riaperte, non finiscono i problemi dei residenti. «La sporcizia regna sovrana, per strada e negli spazi verdi – prosegue l’estetista – Quasi quotidianamente noi residenti giriamo con sacchetti per raccogliere l’immondizia. Perché Aset ha tolto i cassonetti e i bidoncini non sono sufficienti... in più vengono svuotati raramente».