Dentro la rosetta spuntano 38 grammi di eroina

Panino 'stupefacente', i carabinieri arrestano un algerino alla stazione del treno

IL NASCONDIGLIO L’eroina era occultata nel panino

IL NASCONDIGLIO L’eroina era occultata nel panino

Fano, 12 aprile 2017 - Un panino «stupefacente». Altro che mortadella o prosciutto San Daniele. Nel bel mezzo di quelle due pacche di rosetta, c’era una ricca farcitura a base di eroina. Ben 38 grammi di droga. Quel tanto che basta per saziare non pochi amanti della sostanza. Ce l’aveva addosso un algerino fermato e arrestato venerdì scorso dai carabinieri di Fano alla stazione del treno.

Arresto convalidato ieri mattina dal gip Lorena Mussoni, la quale ha disposto la misura cautelare in carcere, accogliendo la richiesta del pm Sante Bascucci. Spaccio di sostanze stupefacenti, l’accusa della Procura. A tradire l’algerino, è stato il suo stesso nervosismo. Quando si è trovato di fronte alle divise, l’uomo si è lasciato prendere dal panico e ha cominciato a correre, tentando di confondersi tra la gente. Nessuno però gli aveva intimato l’alt o neppure fatto il minimo gesto di interessamento nei suoi confronti. A quel punto, però, il velo era caduto.

Per i militari è stato subito chiaro che il fuggitivo non avesse fatto quello scatto da centometrista per prendere il treno in partenza ma perché avesse piuttosto qualcosa da nascondere. I carabinieri si sono così lanciati all’inseguimento e una volta acciuffato, lo hanno portato in caserma. Dalla perquisizione è saltato fuori quel panino con ripieno all’eroina. Ora l’algerino resterà a Villa Fastiggi in attesa degli ulteriori sviluppi dell’indagine. In questi giorni, i controlli nei punti sensibili, come appunto le stazioni, sono ancora più capillari e penetranti. In tutto il centro Italia, in particolare, le forze dell’ordine sono in piena caccia all’uomo. Si tratta dello slavo Igor Vaclavic, accusato dell’omicidio di due uomini, un barista di Budrio e una guardia ecologica volontaria di Portomaggiore. Il livello di allerta è al massimo. E con quel tentativo di fuga, l’algerino non ha fatto altro che concentrare su di sé l’attenzione delle divise.