San Lorenzo in Campo, la villa fa gola. Ma il maxi pollaio li fa fuggire

La struttura del '600 della famiglia Augelli Monti fa gola a una società di investitori. "Meglio di un uovo oggi, è un resort domani"

La villa del '600

La villa del '600

San Lorenzo in Campo (Pesaro), 21 gennaio 2020 - Meglio una gallina oggi o un resort a cinque stelle superiore domani? Perché su questo tema si sta dividendo la comunità di San Lorenzo in Campo e non solo. Qual è il problema? Eccolo: da una parte la richiesta della società Fileni per un allevamento intensivo di galline; dall’altra parte la cessione della grande villa del Seicento appartenente alla famiglia Augelli Monti, persone molto conosciute e stimate in tutta la zona, anche perché con versamenti molto cospicui hanno praticamente edificato il seminario di Fossombrone. E non solo.

"La situazione che si è venuta a creare è questa – dice Francesco Augelli Monti erede e titolare dell’antico immobile –. Si è presentata una società di investitori che ci ha chiesto la disponibilità della villa, con tutte le pertinenze ed anche il parco. Il loro progetto è questo: creare, attraverso ristrutturazioni, un resort a cinque stelle superiore, tanto che avevano inviato qui anche i tecnici per elaborare un progetto. Un grosso investimento destinato ad un target alto di clientela. Persone del mestiere che hanno già fatto investimenti per diversi milioni di euro in altre zone d’italia". E cosa è successo? "Come hanno saputo che il comune aveva detto sì al progetto della Fileni, questi hanno chiamato dicendo che il loro progetto, nelle condizioni che si andavano a creare, non era più possibile". Perché? "Perché l’insediamento produttivo di galline è stato localizzato a circa quattro chilometri dalla villa. Per cui lei si può immaginare i problemi anche sotto il profilo olfattivo". Tutto sfumato? "Questo ancora non lo sappiamo e lo speriamo anche per tutta la comunità locale. Questo perché erano in previsioni diverse assunzioni in pianta stabile senza tenere poi conto di quello che sarebbe stato l’indotto, proprio perchè il resort veniva realizzato e pensato per persone con disponibilità di spesa". Perché questa villa e non altre? "Perché lo stabile è del 1600 con alcuni rifacimenti fatti anche nel 1800. E’ tutto affrescato, ha una collezione di reperti archeologici, ha una sua biblioteca ed anche due cappelle, una interna ed una esterna. E proprio in virtù di questo particolare gli investitori avevano anche pensato di organizzare matrimoni". Un resort in una villa così antica? La soprintendenza dà i permessi? "Il nucleo centrale e cioè la villa, che inizialmente era una delle stazioni di posta per i frati di fonte Avellana, non viene toccata minimamente perché diventa un museo. Ed oltre al piano nobile ha al terzo piano anche il grande salone per i ricevimenti. Al piano terra le stalle. Non si tocca nulla, venivano solamente ristrutturate ed ampliate le pertinenze nate quando c’era anticamente l’azienda agraria". Villa in dissesto? "Assolutamente no perché fino al 2000 vi ha abitato mio padre. Io con la mia famiglia vengono a San Lorenzo un paio di volte la settimana proprio per tenerla in ordine". Come finisce questa storia della gallina oggi e del resort di lusso domani? "Questo non lo so, ma spero per tutti che vada avanti il resort. Benefici per tutti". m.g.