
I consiglieri di opposizione
"Frammentazione dei servizi sanitari, doppioni dei reparti, poca chiarezza sulle nomine dei primari, carenza di personale e nulla di fatto sui 50 posti letto destinati al Santa Croce". L’opposizione si prepara alla ‘battaglia’ del consiglio comunale monotematico sulla sanità di oggi pomeriggio. "Dobbiamo evitare – sottolinea Samuele Mascarin (In Comune) che l’incontro diventi la tappa di un tour elettorale e sia un momento di confronto reale con l’indicazione di tempi precisi sulla realizzazione dei servizi". Per questo i consiglieri hanno inviato in Regione un lungo elenco di domande su cui sperano di ottenere risposte dal presidente Francesco Acquaroli, dagli assessori Filippo Saltamartini (Sanità) e Francesco Baldelli (Infrastrutture) e dal direttore dell’Ast Alberto Carelli. "Abbiamo concordato con il presidente del consiglio comunale Francesco Cavalieri – ricorda Sara Cucchiarini (Pd) – la possibilità di fare domande e avere risposte sul momento".
"Vorremo sapere – sottolinea il capogruppo del Pd, Cristian Fanesi – se e quando l’Atto aziendale prenderà forma, quale futuro si prospetta per il Santa Croce, il ruolo della chirurgia a bassa intensità, come si rimedierà alle carenze sulla salute mentale, come si potenzierà il personale del Pronto soccorso dove lavorano solo gettonisti e come si pensa di contenere le liste d’attesa e i ritardi". Aggiunge Francesco Panaroni, M5S: "Vorremmo avere notizie sull’attivazione dell’ambulanza infermieristica notturna e sapere se la Gastroenterologia sarà portata a Pesaro". Per Stefano Marchegiani (La Fano che vogliamo) "l’obiettivo dell’Atto aziendale, data la frammentazione, non sembra la qualità dei servizi ma il consenso nei comuni. Non c’è alcuna logica nello sdoppiamento di reparti a 10-12 chilometri". Ippolita Bonci Del Bene (Fano Cresce) ha puntato l’attenzione sulla Link University: "Non è vero che può essere una risposta alla carenza dei medici in quanto i laureati puntano a specializzazioni che gli permettano di aprire ambulatori privati piuttosto che lavorare nel pubblico". Dimitri Tinti (Pd) ha posto l’accento sulla sanità territoriale ricordando che "la giunta regionale ha approvato un piano per le demenze (1 milione 100mila euro in tre anni) per osservatorio raccolta di dati prevedendo un solo neuropsichiatra per ogni Ast, a tempo determinato".
Anna Marchetti