Sant’Orso, auto prese di mira dai baby vandali

Cinque mezzi colpiti in una notte. La gang già nota per aver distrutto pensiline e panchine

VETRI INFRANTI Una delle auto danneggiate nella notta tra lunedì e martedì

VETRI INFRANTI Una delle auto danneggiate nella notta tra lunedì e martedì

Fano, 26 settembre 2018 - Baby vandali scatenati a Sant’Orso. Almeno quattro famiglie e cinque auto, tutte parcheggiate sotto casa, sono state colpite nella notte tra lunedì e martedì dalla solita banda di teppistelli che da mesi semina danni nel quartiere e rabbia tra i residenti di Sant’Orso. Dopo aver preso più volte di mira la cosa pubblica, distruggendo le pensiline dei bus, le panchine dei giardinetti e la vetrinetta del book crossing, ora la baby gang ha alzato il tiro, indirizzando il suo divertimento contro la proprietà privata più accessibile: le automobili. E così, molti cittadini, ieri mattina (così come era già successo altre volte questa estate) si sono trovati con finestrini spaccati, portiere forzate e carrozzerie strisciate con un punteruolo, «come antidoto alla noia che attanaglia la gioventù lasciata troppo libera e sola». A lanciare l’allarme è la presidente della Confcommercio di Fano, Barbara Marcolini. «E’ stato un brutto risveglio quello di stamattina – racconta la donna –. Erano le 7.30 quando io e mio marito siamo usciti di casa. L’auto di Daniele era davanti al cancello e abbiamo subito visto entrambi i finestrini lato guida in frantumi. Girando dall’altro lato, stessa storia. Dall’auto di mio marito mancavano l’i-pad, un borsone e alcuni documenti. Abbiamo subito chiamato la polizia. Finiti i rilievi della scientifica, sono andata a prendere la mia auto per andare al lavoro e lì un’altra brutta sorpresa».

Anche quella macchina, parcheggiata accanto della Dini Salvalai, nel parcheggio in fondo a via S. Eusebio, era stata danneggiata: «Sugli sportelli i segni di un piede di porco e degli strisci su tutta la fiancata, oltre ai vetri rotti. All’interno invece non c’era più traccia del mio pc portatile». «Per fortuna, invece, noi non lasciamo mai nulla nell’auto – le fa eco Marianna Morena –. Da noi hanno colpito la macchina di mio marito parcheggiata in via Gallone: vetro rotto per aprire lo sportello e rovistare all’interno del cassetto. Hanno buttato tutto sul tappetino dell’auto. So che la stessa sorte è toccata ad un’altra auto in via Bellandra, all’interno del vialetto del giardino di casa».

I vandali hanno agito in tre vie diverse, con lo stesso copione. «Non siamo i primi e non saremo gli ultimi – denuncia la Marcolini –. La situazione si sta facendo preoccupante. A questo punto non ci sentiamo al sicuro neppure in casa, anche perché per noi non è stata la prima volta. E’ una situazione che sta sfuggendo di mano e spero che chi di dovere provveda al più presto: con l’installazione di telecamere o con qualche pattuglia delle forze dell’ordine in più a sorvegliare la zona».