Santa Croce da potenziare. Ma da qualcun altro

Si è parlato dell’ospedale cittadino in Consiglio regionale. Sui 50 posti di Ortopedia "decideranno le future Aziende sanitarie territoriali"

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"Il Santa Croce sarà potenziato". Ma in che modo, lo deciderà la futura Azienda sanitaria territoriale. L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, ieri nel rispondere alle interrogazioni sulla sanità presentate dalle consigliere regionali d’opposizione (M5S e Pd) ha parlato del Santa Croce "come di uno degli ospedali più importanti della Regione", ma non si è sbilanciato sul futuro dei 50 posti di ortopedia, originariamente destinati alla clinica privata di Chiaruccia e ora in forse tra Santa Croce, Terme di Carignano e struttura di Villa Fastiggi. Saltamartini scarica tale decisione sulla futura Azienda sanitaria territoriale provinciale, che entrerà in funzione a gennaio 2023, a cui spetterà anche il compito di definire le funzioni che dovranno svolgere gli ospedali del territorio. "Quando sarà realizzata l’Ast – chiarisce Saltamartini – l’organizzazione delle unità operative complesse (semplici e dipartimentali) sarà strutturata sulla domanda del territorio e i tre ospedali di Fano, Pesaro e Urbino dovranno integrarsi con gli ospedali di comunità e con quello di Pergola".

"La giunta regionale, in forte difficoltà, sta abdicando – è stato il commento della capogruppo M5S, Marta Ruggeri, – sulle scelte strategiche della sanità marchigiana, demandando le decisioni ai tecnici, invece dovrebbe essere il contrario". Ruggeri ha ricordato come "il consiglio comunale di Fano abbia indicato di assegnare i 50 posti letto per ortopedia all’ospedale Santa Croce, quindi alla sanità pubblica. Circolano però insistenti voci sulla possibilità che i posti letto siano assegnati alla residenza socio-sanitaria e riabilitativa a Villa Fastiggi, come portato di un accordo politico fra amministrazione pesarese e amministrazione regionale sul nuovo ospedale a Muraglia". "Agli atti dell’amministrazione regionale – ha risposto brevemente Saltarmartini – non risulta alcuna richiesta di accreditamento da parte della struttura di Villa Fastiggi".

Saltamartini sul Santa Croce ha poi sottolineato la sua vocazione di chirurgia specialistica. "I due ospedali di Fano e Pesaro – ha specificato – si integrano e possono lavorare in perfetta sintonia per garantire i servizi necessari alla popolazione. Con la riforma sanitaria e l’indirizzo adottato all’inizio della legislatura si è deciso di non realizzare un unico ospedale ma di tenere in vita Fano e Pesaro, per garantire i servizi di prossimità". La consigliera regionale del Pd Micaela Vitri ha insistito per avere chiarimenti, che ieri non sono stati forniti, "sulla dotazione professionale degli ospedali e se sarà previsto un primario per ogni unità operativa".

Con riferimento alla riapertura, il 5 dicembre, del punto nascita al San Salvatore (per 30 mesi è stato operativo solo quello del Santa Croce), Vitri ha chiesto chiarimenti sull’organico riferendo delle preoccupazioni espresse dal primario Claudio Cicoli, che proprio sulle pagine del nostro giornale, aveva parlato della necessità di avere "8 pediatri e 4 medici ostetrici in più, rispetto a quelli in organico", ma anche su questo punto non sono stati forniti chiarimenti.

Anna Marchetti