"Serve la complanare all’autostrada"

Il geometra Armanni boccia la variante Gimarra e propone un’alternativa

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"Dove sono finiti gli ‘urbanisti’ che hanno la capacità di avere visioni globali, capacità progettuali e proposte risolutive?". Se lo domanda il geometra Tarcisio Armanni, inserendosi nel dibattito aperto in città sulla variante di Gimarra, ma anche sulla novità dell’arretramento della Ferrovia Adriatica. Per lui le due cose sono strettamente legate. La variante Gimarra "non solo non risolve nulla, ma dopo avere molestato la tranquillità del quartiere Gimarra, il traffico andrà a riversarsi nella trafficata Strada Nazionale Adriatica Nord per Pesaro, all’altezza di Baia del Re creando ulteriori disagi. La tragedia sta nel fatto che nel valutare questa variante tutti gli addetti ai lavori hanno sempre pensato al traffico in uscita dalla città. Immaginate però il caos aggiuntivo per il traffico proveniente da Pesaro".

Armanni, che ha il suo studio di progettazione in viale Gramsci, sottolinea come quella strada (ma anche viale Cairoli), progettata nel 1870 con controviali pedonali protetti da aiuole, abbia avuto una visione ben differente da quella che ha portato in tempi più recenti alla progettazione dei due differenti tracciati dell’interquartieri cittadina, dove in entrambi i casi i pedoni sono costretti a "respirare a pieni polmoni i miasmi di scarico degli automezzi in transito". "Immaginate invece le due interquartieri con aiuole fiorite ai lati e controviali pedonali alberati - invita Armanni - sarebbero stati uno spettacolo e un bel biglietto da visita per coloro che transitano per Fano. Ma, purtroppo per noi, il bello, l’estetica e le visioni gradevoli dell’ambiente non sono mai state nelle corde delle nostre amministrazioni. Si può continuare a martirizzare così la città di Fano?".

Per lui la soluzione è lapalissiana e sta nella realizzazione di una complanare all’autostrada che, partendo da Pesaro arriva nei pressi del futuro cosiddetto "casellino", si immette nella nostra viabilità esterna e nelle due interquartieri e bypassa la città senza provocare alcun disturbo. "E’ necessario realizzarla prima dello spostamento della ferrovia Adriatica, altrimenti non si potrà più fare".

Tiziana Petrelli