di Sandro Franceschetti
I giovani della Diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola si preparano al Giubileo attraverso una serie di incontri a livello interparrocchiale. Il primo, molto partecipato, si è svolto a Piagge venerdì scorso, alla presenza anche dei pari età di San Giorgio, Orciano, Mondavio, San Michele e Sant’Andrea, e il secondo si terrà domani a San Costanzo. L’appuntamento è per le 21 al salone dell’Oratorio Don Bosco, preceduto da un momento conviviale che inizierà alle 19,30 (info ai numeri 333.4456999; 329.2432037; 345.5883348).
A spiegare il senso di questa bella iniziativa è don Steven Carboni, responsabile della pastorale giovanile della Diocesi: "In preparazione del Giubileo degli adolescenti dedicato ai ragazzi dalla seconda media alla seconda superiore, che si svolgerà a Roma dal 25 al 27 aprile 2025, e di quello dei giovani, che ci vedrà nella capitale coi ragazzi dai 17 e 18 anni in su dal 28 luglio a 3 agosto, come servizio pastorale giovanile abbiamo deciso di incontrarli nelle parrocchie, non singole, ma vicine, abituate a lavorare insieme. Dopo la bella esperienza vissuta a Piagge venerdì scorso, domani ci ritroveremo a San Costanzo, con anche i ragazzi di Cerasa, Marotta, Torrette, Metaurilia e Ponte Metauro".
"L’obiettivo – aggiunge il don - è suscitare nei nostri giovani l’interesse per il Giubileo e per la sua tematica, che è la professione di fede. Andare a Roma significa, infatti, andare a professare la fede sulla tomba di Pietro, passare la Porta Santa, vivere la Riconciliazione. Il tutto a misura di ragazzi, per cui i nostri incontri, che sono in primis un’occasione di fraternità, vengono incentrati sull’ascolto del Vangelo dedicato alla professione di Pietro: ‘Tu sei il Cristo’. Cosa significa oggi per i giovani la domanda ‘chi è per te Gesù?’ Con quali parole sappiamo esprimere la nostra fede? Di questo abbiamo discusso e discuteremo insieme, facendo riflettere e confrontare i nostri ragazzi e, al contempo, suscitando in loro l’interesse verso la partecipazione al Giubileo".
"In questo percorso – conclude don Steven – ogni parrocchia, o meglio ogni gruppo di parrocchie, svolge un ruolo importante, coinvolgendo i ragazzi e creando momenti di aggregazione, che proseguiranno nelle prossime settimane".