Silvia Romano rapita in Kenya, crescono le speranze. La solidarietà dei fanesi

Il riserbo della Farnesina per Silvia e sui social prosegue il "bestiario" quotidiano

Una foto tratta dal profilo Facebook di Silvia Romano (Ansa)

Una foto tratta dal profilo Facebook di Silvia Romano, la volontaria milanese rapita in Kenya da una banda armata, 21 novembre 2018. +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO? ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L?AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

Fano, 24 novembre 2018 - Da una parte il riserbo investigativo da cui filtra qualche cauto segnale di ottimismo. Dall’altro la gogna mediatica ed il bestiario della stupidità umana vomitato nei social. Sono ore delicate e decisive quelle che sta vivendo con ansia ed intimità chi conosce e prega per il ritorno a casa di Silvia Romano, la volontaria italiana di 23 anni rapita martedì sera in Kenya. Tra di loro anche moltissimi fanesi, vicini alla ragazza di Milano perché con lei condividono da tempo l’impegno nell’associazione fanese Africa Milele. Ma anche i cooperanti dell’altra associazione locale che opera nel continente nero: l’Africa Chiama.

LEGGI ANCHE La presidente della Onlus: Sui social ci massacrano

RAGAZZA_35135368_161719

Sono 20 le persone sotto torchio per il rapimento dell’italiana. Ieri infatti la polizia keniana ha annunciato altri sei arresti, di cui tre di rilievo, dopo i 14 di giovedì, dichiarando un certo «ottimismo» di ritrovare la volontaria milanese rapita da un commando armato nel piccolo villaggio di Chakama.

«È un episodio terribile che stiamo seguendo dall’inizio con l’unità di crisi della Farnesina – ha commentato ieri il ministro degli Esteri Enzo Moavero –. Le autorità kenyane si stanno impegnando molto e noi stiamo seguendo molto, molto da vicino la vicenda, con l’inevitabile riserbo». «Lo sforzo multi-agenzia che coinvolge la polizia, l’esercito e i forestali ha ricevuto un significativo sostegno dai residenti, che riteniamo sia vitale per il successo di questa operazione», riferisce la polizia di Malindi.

LEGGI ANCHE Ansia a Fano, il sindaco: "Siamo vicini"

image

E mentre in Kenya la ricerca di Silvia sta ricevendo il sostegno della popolazione, che fornendo indicazioni sta contribuendo in modo decisivo a rintracciare i suoi sequestratori, in Italia «il bestiario quotidiano che si riversa sui social, da ore ha preso di mira Silvia Romano, colpevole di umanità», ha scritto sul suo blog il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.

«È la tremenda ipocrisia di quei benpensanti che poi ogni giorno – prosegue il leader di Si – consigliano a una generazione dimenticata e allevata a pane, precarietà e ossessione competitiva, di andare in giro per l’Europa a fare Erasmus, ad accumulare titoli su titoli, lauree, master e ad accrescere competenze da inserire nei curriculum che diventano degli aeroplani di carta, spesso senza destinazione. L’ipocrisia condita dal solito paternalismo, secondo il quale va tutto bene se ti adegui, se accetti di non avere un ruolo attivo nelle cose del mondo».