Terremoto a Fano, caduta campana sul tetto della scuola

Succede alla Padalino. Non è chiaro se il crollo si sia verificato dopo la prima o le successive scosse. Domani sarà rimossa

Nel cerchio, la campana crollata. Nel riquadro, l’ingrandimento

Nel cerchio, la campana crollata. Nel riquadro, l’ingrandimento

Fano, 13 novembre 2022 - Caduta la campana della scuola Padalino, dichiarata inagibile una casa colonica di Caminate (una seconda abitazione) e una di Marotta, precluso l’accesso ad alcune stanze in un palazzo di via Garibaldi. Questi gli ultimi risultati dei controlli effettuati dai vigili del fuoco e dai tecnici del Comune nella giornata di ieri, in seguito al terremoto. Ed è di venerdì mattina la scoperta del crollo della campana situata sopra l’orologio che si affaccia sul cortile interno della scuola media Padalino, in via Lanci. Per fortuna la campana si è adagiata su un lato del tetto, e non è finita sul lato del cortile della scuola che si trova all’interno di un edificio storico (prima ex convento delle Benedettine e poi ex collegio Sant’Arcangelo).

Nel cerchio, la campana crollata. Nel riquadro, l’ingrandimento
Nel cerchio, la campana crollata. Nel riquadro, l’ingrandimento

Si trova comunque sopra un corridoio "non utilizzato e che viene costantemente monitorato" dicono dalla scuola. Non è chiaro se la campana di piccole dimensioni, ma comunque pesante, abbia ceduto con la prima scossa o con una delle successive che si sono susseguite in questi giorni. A scuola se ne sono accorti solo venerdì e solo ieri il Comune è intervenuto. Lunedì mattina, ad ogni modo, la campana sarà rimossa e i tecnici comunali verificheranno i danni.

E’ stata invece dichiarata inagibile la casa colonica di Caminate, per fortuna una seconda abitazione, a causa delle importanti fessurazioni causate dal terremoto. Fessurazioni significative si sono manifestate anche nel bagno di una abitazione di Marotta rendendo inagibile l’intero appartamento. Infine sono state interdette all’uso alcune stanze di un edificio di via Garibaldi.

Rimane chiusa l’ex chiesa di San Francesco, (senza il tetto a causa del terremoto del 1930) dove sono caduti alcuni stucchi. In realtà i distacchi si erano già verificati prima del sisma e le pareti della chiesa erano già state transennate. Fessure sono apparse poi su una delle pareti (quella lato Darsena) della Rocca Malatestiana che, però, può continuare ad essere utilizzata. Venerdì pomeriggio l’assessore ai Lavori pubblici Barbara Brunori e l’architetto Simona Guida hanno fatto un sopralluogo per verificare l’entità del danno e le modalità di intervento.

"Questo è un terremoto subdolo – commenta il vicesindaco e assessore alla Protezione civile Cristian Fanesi –: non ha causato crolli importanti ma di piccoli danni ne stiamo registrando a decine tra edifici pubblici e privati". Superata la fase emergenziale, da ieri sera non è più operativo il Coc (Centro operativo comunale), che era stato aperto mercoledì subito dopo la prima scossa di magnitudo 5.5. Dal Comune fanno, però, sapere che chi ne avesse bisogno può sempre rivolgersi alla Polizia locale.