TIZIANA PETRELLI
Cronaca

’Sopravento’, la musica leggerissima si fa nuda

Presentate le novità del festival con l’anima marinara diretto dal duo Colapesce Dimartino. Concerti di Dente e Niña, tutti in versione acustica

Uno degli appuntamenti della scorsa edizione, con Colapesce e Dimartino al porto

Uno degli appuntamenti della scorsa edizione, con Colapesce e Dimartino al porto

di Tiziana PetrelliA Fano, la musica, da leggerissima si fa nuda. Dal 23 al 25 maggio la città accoglie infatti la seconda edizione di Sopravènto, il festival dall’anima acustica, che coniuga cantautorato contemporaneo e identità marinara, sotto la direzione artistica di Colapesce e Dimartino. Non un semplice cartellone di concerti, ma un percorso sensibile tra radici, linguaggi e ascolto, con il mare a fare da sfondo e protagonista. Anche quest’anno l’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra il Comune di Fano e Rebel House, che cura l’organizzazione. "Non si tratta di un contributo economico - ha precisato il dirigente dell’Ufficio Turismo Ignazio Pucci - bensì di un evento commissionato direttamente dal Comune". Una distinzione tutt’altro che formale, poiché segna una chiara volontà pubblica di mettere la tradizione marinara al centro della programmazione turistico-culturale cittadina. Lo dimostra anche l’aumento del budget: dai 18mila euro più Iva della prima edizione si è passati a 25mila ivati. A questo investimento si aggiungono altri fondi reperiti da Rebel House attraverso sponsor (17mila di cui 7mila dalla stessa Rebel House) e biglietti d’ingresso per i concerti ospitati all’Ex Chiesa di San Francesco, cuore pulsante della manifestazione.

Alla conferenza stampa di presentazione, ieri, Lucia Tarsi, assessore alla cultura, ha offerto una riflessione intensa sul senso profondo di Sopravènto: "Il mare è un elemento che unisce e divide i popoli. Un confine naturale, ma anche una realtà interiore. Questo festival ha la bellezza di riuscire a comprendere il profondo legame che questa città ha con il suo mare, che non è solo geografico o turistico, ma di identità". Tarsi ha voluto sottolineare come la manifestazione si inserisca in un percorso più ampio: la costruzione dei contenuti del Museo della Marina, un progetto strategico per raccontare l’anima fanese. Insieme a lei, c’erano Mattia Priori di Rebel House e Mario "Pipeta" Facchini dell’associazione Il Ridosso, oltre naturalmente a Lorenzo Colapesce e Antonio Di Martino, entusiasti del loro ritorno in città.

"Fano è diventata uno dei nostri luoghi del cuore - hanno dichiarato -. In questa seconda edizione abbiamo voluto esplorare cosa significa essere cantautori oggi in Italia. Abbiamo artisti diversi, abbiamo introdotto i dialetti, abbiamo voluto rischiare. Quando abbiamo scelto La Niña, era una scommessa: ora è esplosa". La line-up della tre giorni è infatti un mosaico di esperienze: dal concerto all’alba di Massimo Silverio, che unisce elettronica moderna e lingua carnica del Friuli Venezia Giulia, ai live di Dente, Any Other, Francesco Di Bella e La Niña con i Fratelli Trabace. La scelta di proporre performance in versione acustica, ridotta all’osso, rispecchia l’anima del festival, che nasce volutamente "fuori dai grandi raduni" per abbracciare luoghi e persone con intimità. Sopravènto è anche ascolto delle storie che hanno fatto della marineria una cultura da trasmettere. Per questo, tra concerti, laboratori e performance, sono previsti incontri e racconti in luoghi simbolici come la Darsena Borghese o il ritrovo per eccellenza dei pescatori, El Gugul.