
Fano (Pesaro e Urbino) 2 maggio 2023 - Un appuntamento che si può definire 'storico', quello che si è svolto questa mattina nella sala della Concordia del Comune di Fano, che ha sancito la nascita di una nuova alleanza tra i sindaci di Fano, Gubbio e Cantiano per rilanciare il tema dell'importanza del collegamento stradale tra il nord est dell'Umbria e l'area interna del basso pesarese, fino alla sua costa: la strada Flaminia con il suo valico della Contessa, chiuso per lavori dal 17 aprile scorso.

Al via i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza del viadotto e della galleria
Di un “momento importante, una vera e propria opportunità da cogliere, anche per ciò che verrà al di là dei problemi contingenti per i quali oggi siamo qui” ha parlato il sindaco di Gubbio, Filippo Maria Stirati. “Dobbiamo avere da un lato la forza di presidiare con grande determinazione l'andamento dei lavori - ha detto - e dall'altro quella di definire un grande patto tra le istituzioni e tutti i soggetti associativi portatori di interesse, al fine di reagire all'attuale criticità che si è venuta a determinare con una risposta alta di programmazione, tale da garantire per i prossimi anni una crescita virtuosa e più equilibrata rispetto alle altre dinamiche territoriali”. Parlando della necessità condivisa dagli altri sindaci, di “istituzionalizzare il tavolo al quale oggi diamo vita” Stirati ha auspicato anche “un intervento di rafforzamento infrastrutturale”. “Ricordo che nel 2005 - ha concluso il sindaco, in carica dal 2014 - c'è stato un progetto di fattibilità realizzato dall'allora Fondazione CariPerugia che immaginava una viabilità più veloce e più spedita (tramite un traforo, ndr). Cosa è stato fatto? Niente. Ora si tratta di capire se quel progetto può essere aggiornato e rilanciato. Purtroppo si è perso del tempo”.
Alessandro Piccini, sindaco di Cantiano e rappresentante della Provincia di Pesaro e Urbino, ha garantito il sostegno dei due enti: “La Contessa è un asse strategico da millenni, una strada ad alta densità di traffico e di interessi. Da un lato sappiamo che questi lavori erano improcrastinabili: nessuno di noi avrebbe la coscienza a posto a esporre le persone a un rischio così concreto, dall'altro abbiamo però la necessità di vigilare sui tempi e su quello che accadrà in futuro”. Sulla stessa linea anche il sindaco di Cagli, Alberto Alessandri, che rappresentava anche tutti i comuni dell' Unione Montana del Catria e del Nerone: “Oggi siamo qui per un appuntamento che non è contro qualcosa o qualcuno, ma che è finalizzato a costruire insieme un nuovo futuro economico, infrastrutturale, turistico per un'area che può e deve continuare ad essere considerata strategica”.
Nella sala della Concordia anche molti rappresentanti del mondo associativo ed economico delle due zone, la CNA Marche, Confcommercio Marche, Confcommercio Gubbio e rappresentanti dei cittadini delle zone messe in maggiore difficoltà dalla chiusura della strada. “Il peggio deve ancora venire” ha detto Amerigo Varotti, sintetizzando le paure di tutti per la tenuta economica dei territori già pesantemente colpiti dal Covid e dall'alluvione del settembre 2022 e chiedendo “a Regioni e Camere di Commercio: ristori per le imprese”.
A chiudere l'incontro il sindaco di Fano Massimo Seri. “ Le scelte fatte in campo infrastrutturale nei decenni passati - ha denunciato - hanno spinto i flussi in altri versanti. Ma si fanno danni immani spostando i flussi in maniera iniqua. Oggi siamo qui con gli altri sindaci per rimarcare l'importanza di questa infrastruttura che rappresenta una cerniera capace di mettere in relazione l'Italia centrale. Entro l'anno i lavori devono essere completati e, al contempo, sollecitiamo i soggetti coinvolti a provvedere ad una adeguata comunicazione per i percorsi alternativi, così da limitare i disagi alle migliaia di automobili che ogni giorno percorrono questo tratto”.
Il prossimo appuntamento a Gubbio, in estate, per fare il punto sull'andamento dei lavori insieme a istituzioni, cittadini, associazioni di categoria e sindacati.