Sul tracciato dei binari Ricci tira dritto: "Nuova stazione a Chiaruccia"

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A Chiaruccia la nuova stazione e a Metaurilia il rientro della ferrovia sulla costa. Questa la soluzione per la città di Fano di cui ha parlato il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, nella conferenza di mercoledì mattina nella quale ha difeso la variante pesarese della ferrovia Adriatica. L’obiettivo è quello di evitare l’uscita del tracciato pesarese a Fosso Sejore e, contemporaneamente, di "non perdere un’occasione storica" per l’arretramento della ferrovia.

Per Ricci il tratto fanese è "una priorità" per cui "serviranno altri 500-600 milioni di euro", in aggiunta al già previsto 1 miliardo 800 milioni destinato alle Marche (1miliardo 200milioni dei quali per Pesaro ndr). "Per avere tali risorse – ha aggiunto Ricci – abbiamo bisogno che la Regione chiuda l’accordo con il Ministero per il tratto pesarese e che sviluppi un piano di fattibilità per la città di Fano e ci consenta di lavorare per ottenere i 600 milioni di euro dai finanziamenti europei previsti per la rete Tin-T ( Trans european network transport) in cui è inserita la ferrovia Adriatica".

Ufficialmente nessuna reazione da parte della giunta Seri anche se qualcuno giudica positivamente la soluzione proposta da Ricci che riprende le indicazioni del Ptc (Piano provinciale di coordinamento).

Una opportunità, quella dell’arretramento ferroviario, che il Psi Fano pensa debba essere colta: "Il presidente della giunta regionale e i sindaci di Fano e Pesaro si facciano portatori di una visione che per la storia dei nostri territori è straordinaria. Questo è il momento dell’unità e non delle divisioni, è dovere della politica cogliere le opportunità rappresentate dall’inserimento del tratto Bologna -Bari nel progetto Ten-T finanziato con fondi europei".

E ancora il Psi: " Quello di cui si polemizza nelle Marche, in altre regioni è realtà. Basta arrivare a Rimini, dove la green line delle ferrovie collega Rimini a Riccione, per rendersi conto di come il tratto dismesso della ferrovia Fano-Pesaro possa diventare uno strategico asse di collegamento e una grande opportunità per lo sviluppo turistico regionale. Il progetto di arretramento della ferrovia è un patrimonio di tutta la regione. L’avvio degli investimenti in modo rapido e veloce non è solo una opportunità economica ma l’occasione per le Marche di ridefinire un nuovomodello di sviluppo". Ricci nella conferenza stampa di mercoledì ha anche toccato il tema del collegamento ferroviario delle aree interne bocciando il ripristino della Fano-Urbino e abbracciando l’idea del "collegamento Urbino-Fabriano in vista del potenziamento della Falconara-Orte". "Chi abita a Urbino e nelle aree interne – chiarisce Ricci – non ha il problema di andare a Fano, ma semmai di raggiungere Roma. Ecco perché la scelta strategica dovrebbe essere quella di allungare la Fabriano-Pergola (ora utilizzata solo a scopo turistico ndr) fino a Calmazzo, Fossombrone, Urbino". Anna Marchetti