Fano, spunta la tassa sui disabili: ora esplode la protesta

Definiti i criteri di compartecipazione delle famiglie alla spesa dei servizi. Le lamentele di una mamma: "Il trasporto sarà solo a pagamento"

Fano, spunta la tassa sui disabili

Fano, spunta la tassa sui disabili

Fano, 25 febbraio 2023 – “Per il 2023 l’Ambito sociale 6 istituisce la tassa sui disabili". A denunciarlo Fratelli d’Italia dopo che l’Ambito sociale ha definito i criteri di compartecipazione delle famiglie alla spesa del servizi di trasporto, di assistenza domiciliare e del servizio educativo domiciliare. La delibera ha effetto immediato e vincolante per il Comune di Fano, mentre dovrà essere approvata dai consigli comunali degli altri Comuni che fanno parte dell’Ambito sociale 6. I sindaci hanno votato tutti a favore tranne il primo cittadino di San Lorenzo in Campo Davide Dellonti che si è astenuto. Secondo Fratelli d’Italia "il diritto delle famiglie di ottenere pari opportunità per i propri ragazzi e ragazze diversamente abili è fortemente compromesso da un atto discriminatorio, che non tiene conto delle difficoltà quotidiane che vivono le famiglie".

Proprio nei giorni scorsi una mamma, Francesca, si era lamentata del fatto che da quest’anno "il trasporto dei disabili ai centri diurni socio-educativi riabilitativi non sarà più gratuito, ma a pagamento: le famiglie contribuiranno in base all’Isee presentato. Per noi la quota da versare sarà di 200 euro al mese" Quello che le famiglie lamentano, secondo Fd’I, è "la completa mancanza di sensibilità, è il sentirsi abbandonati dagli enti pubblici. Il servizio di trasporto riconosce la possibilità alle ragazze e ragazzi disabili di frequentare i centri sociali riabilitativi: un diritto, non un peso da dover far pagare come un obolo al Comune".

E ancora Fratelli d’Italia: "Il centrosinistra, che amministra la città, in maniera spesso strumentale amplifica il lavoro e i progetti nel settore delle pari opportunità ma dimentica i diritti dei disabili tassandoli.

Oltre al trasporto la delibera approvata dal comitato dei sindaci dell’Ambito sociale 6 chiede la compartecipazione delle spese per l’assistenza domiciliare, altro servizio storico del comune di Fano, istituito quando neppure comuni più grandi ne erano dotati. E’ inaccettabile che ora anche il servizio di assistenza domiciliare, in parte, sia a carico degli utenti. Dove sono finiti i tavoli della concertazione, perché non hanno coinvolto le associazioni di tutela sociali perchè queste politiche sono state assunte senza alcun preavviso alle famiglie?

"Non mi sarei mai aspettato – conclude l’ex assessore ai Servizi sociali Davide Delvecchio (Fd’I) – che qualcuno potesse pensare di tassare i disabili. Parliamo di famiglie già fortemente provate psicologicamente e fisicamente alle quali i servizi dovrebbero essere erogati gratuitamente".