Terreno pagato ma il rogito non c’è. Ora il Comune rivuole indietro i soldi

Terre Roveresche, la precedente amministrazione acquistò un’area a Barchi. Sebastianelli: "Ridateci 38mila euro"

Terreno pagato ma il rogito non c’è. Ora il Comune rivuole indietro i soldi

Il terreno a Barchi tra via Bartevecchia e la Sp. Mondaviese, acquistato dall’allora Comune di Barchi, oggi Terre Roveresche

di Anna Marchetti

Il Comune di Terre Roveresche chiede la restituzione dei 38mila euro sborsati dall’allora amministrazione di Barchi per l’acquisto di un terreno inedificabile: contro la delibera votano il consigliere Sauro Marcucci, sindaco di Barchi all’epoca dei fatti, e i suoi colleghi di minoranza. Il fatto è accaduto tra il 2009 e il 2021 e "la motivazione dell’ acquisto – spiegano da Terre Roveresche – era la realizzazione di una scuola. In realtà quell’area, per altro inservibile allo scopo, non è mai diventata comunale, perché non è stato fatto il rogito notarile".

Per questa ragione l’attuale Amministrazione ha portato in consiglio una delibera per sanare la situazione e recuperare la somma versata. Tra le motivazioni che hanno indotto il Comune alla revoca della delibera di acquisto del terreno, "oltre al venir meno dell’interesse pubblico di costruire una scuola a Barchi vi è anche la considerazione che il terreno in oggetto, classificato nel Prg fin dal 2001 come zona F2 (verde pubblico, pari a 7.900 metri quadri), ha una parte con pendenza superiore al 30 per cento e quindi inedificabile e una parte con pendenza media del 17 per cento assolutamente non adatta alla realizzazione non solo di una scuola, ma di qualsiasi altro manufatto edilizio".

E ancora: "L’inedificabilità di tale terreno era nota già dal 2001, non a caso, il Comune di Barchi, nel 2015, quando era ancora sindaco Marcucci, per la costruzione della palestra oggi denominata ‘Palasimone’ acquistò un altro terreno in via Rafaneto". L’amministrazione di Terre Roveresche conclude facendo notare che "nella seduta dell’8 luglio scorso, prima del voto contrario il consigliere Marcucci ha invitato la maggioranza a riflettere sui rischi patrimoniali legati alla revoca, ma più che di questi ipotetici rischi era ed è doveroso, da parte di amministratori oculati, tener conto dei danni economici già subiti dal Comune di Barchi e successivamente da quello di Terre Roveresche, (e di conseguenza dai rispettivi cittadini) per un esborso di denaro – conclude l’amministrazione – che non ha mai portato alla disponibilità di un bene, peraltro oggetto all’epoca di una valutazione eccessiva".