Fano, 4 agosto 2023 – Mezz’ora di terrore in una villetta in periferia, presa d’assalto dai banditi, nella tarda serata di mercoledì. I proprietari, una coppia di fanesi sulla settantina, sono stati minacciati e malmenati dai malviventi che, per coprirsi la fuga, li hanno chiusi a chiave nella stanza da letto.
Magro il bottino arraffato: un anello d’oro e brillanti e qualche altro oggetto prezioso, ma gravi le conseguenze riportate dal marito, colpito all’addome col manico di un coltello. L’uomo, nel disperato tentativo di uscire dalla stanza dov’era rinchiuso, si è calato dalla finestra con le lenzuola annodate, ma è precipitato al suolo da un’altezza di quattro metri, frantumandosi entrambi i talloni e slogandosi le caviglie. Nessuna conseguenza invece per la compagna, eccetto lo stato di forte agitazione. La donna, malgrado soffra di una lieve cardiopatia, ha mostrato sangue freddo trattando con i banditi fino all’ultimo.
Sono passate da poco le 23 di mercoledì, in una villetta in via Fossa di Sant’Orso, al civico 57, una stradina ai margini dell’omonimo quartiere, quando Rosanna Berluti, 71 anni, per arieggiare la casa apre la finestra che si affaccia sulla strada.
“Mi sono trovata dinanzi un omaccione alto e grosso – racconta – che era riuscito a penetrare in casa proprio dalla finestra che avevo appena aperto. Aveva il volto scoperto, mentre altri due complici, che lo hanno seguito poco dopo, avevano il volto travisato". La donna e il compagno si ritrovano quindi circondati dai tre banditi, carnagione chiara, accento che pareva locale, i quali prima abbassano le serrande, per non farsi notare dall’esterno, poi pretendono di sapere dove si trovi la cassaforte. "Ho detto loro – continua Rosanna Berluti – che non avevamo nessuna cassaforte. Avevo nel portafogli solo una banconota da cinque euro, l’unica somma di contanti in mio possesso. Ma loro hanno messo la casa a soqquadro, convinti di trovare oggetti di valore e soprattutto contanti. Hanno frugato ovunque: nei cassetti, nei mobili, persino tra i vestiti, mentre ci impedivano di prendere i telefonini".
Una scena da incubo per la coppia, che ha assistito impotente alla devastazione della casa, che i predoni hanno minuziosamente ispezionato, buttando all’aria ogni cosa che trovavano, prendendosi tutto il tempo necessario, nella speranza di arraffare un bottino soddisfacente. Quando Brunello Bettini, 75 anni, spazientito dall’arroganza del terzetto, ha accennato una reazione, uno dei tre criminali lo ha subito neutralizzato, colpendolo alcune volte alla pancia con il manico di un coltello da cucina.
L’uomo, dolorante e sconfortato, ha detto di sentirsi male, che stava per avere una crisi cardiaca, ma non ha suscitato nei banditi alcuna pietà. Dopo quasi trenta minuti di baraonda, con decine e decine di vestiti e biancheria gettati dappertutto, i balordi si sono arresi. Hanno scovato solo alcuni oggetti preziosi, a cui la proprietaria teneva molto, trattandosi di ricordi di famiglia. Infine le hanno sfilato dal dito un anello d’oro e brillanti di elevato valore.
Prima di darsi alla fuga, i banditi hanno trascinato la coppia in camera da letto, la cui finestra si affaccia sul retro, e li hanno chiusi a chiave. A poco sono servite le suppliche di farsi aprire per il caldo soffocante. L’unica via di fuga, attraverso la finestra, l’ha trovata Brunello Bettini. L’uomo, malgrado le gravi fratture riportate nella caduta, è riuscito a trascinarsi in casa e lanciare l’allarme col telefonino.