TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Torna il festival "Sopravènto" diretto dal duo Colapesce-Dimartino

Torna per la sua seconda edizione "Sopravènto", il festival fanese diretto dal duo Colapesce-Dimartino che unisce la musica d’autore...

Torna per la sua seconda edizione "Sopravènto", il festival fanese diretto dal duo Colapesce-Dimartino che unisce la musica d’autore...

Torna per la sua seconda edizione "Sopravènto", il festival fanese diretto dal duo Colapesce-Dimartino che unisce la musica d’autore...

Torna per la sua seconda edizione "Sopravènto", il festival fanese diretto dal duo Colapesce-Dimartino che unisce la musica d’autore al mare. L’edizione del 2025 prende il largo oggi, con la musica di Alessandro Fiori che alle 17.30 porterà in processione la barca dal porto all’ex chiesa di San Francesco dove alle 21.15 scoppierà il concerto "Tutto piange" di Dente.

Alle 22.30, ci si sposta alla darsena borghese, con Ricky Cardelli e The Fottutissimi Acoustic Set dal vivo. Ne parliamo con Antonio Di Martino, artista a tutto tondo. Perché a Fano? "Fano ha scelto noi – racconta – e ci siamo subito legati al luogo, alla comunità, al senso profondo di questo festival. L’anno scorso siamo rimasti colpiti dal workshop di un pescatore sulle reti. Il nostro obiettivo è che anche chi viene al festival torni a casa con qualcosa in più".

Autore, cantautore, scrittore. A chiedergli in quale veste si riconosca oggi, risponde senza esitazione: "La canzone è la mia casa. È la forma che preferisco. Ma a volte non basta, e allora nasce l’urgenza di scrivere un libro, una poesia, un saggio."

La collaborazione con Colapesce a Fano è più viva che mai, anche se in pausa. "Non avere in ballo altri progetti insieme se non Sopravènto, in un’epoca in cui escono cento canzoni ogni venerdì, è necessario. Fermarsi serve per capire cosa dire, come e quando. Tanto più che noi non ci siamo mai visti come un semplice duo, ma come una terza entità".

Dimartino crede che la canzone d’autore abbia ancora spazio, anche oggi. "C’è un pubblico che cerca profondità. Ogni epoca ha le sue apocalissi, che poi riesce a superare. Io sono ottimista, anche se Cechov diceva che un ottimista è solo un pessimista male informato". Sopravento è un festival diverso dagli altri e lui lo vive con un legame personale forte.

"A Fano porto anche mia figlia e la mia compagna per rilassarci. Sanremo invece è folklore nazionale, pressione. Questo festival è libero, meditativo. È un luogo dove torno volentieri con la famiglia". Tra i ricordi fanesi più belli, una sostituzione improvvisa durante la prima edizione: "Any Other non riuscì a suonare, così io e Lorenzo ci esibimmo in acustico nella chiesa di San Francesco. Due chitarre, nessuna amplificazione. È stato un momento musicalmente e umanamente bellissimo."

E se il pubblico spera che torniate anche a cantare? "(ride) Mai dire mai. Con lo sciopero dei treni (di oggi, ndr), qualcosa potrebbe succedere davvero!"

Tiziana Petrelli