Fano, montagne di tronchi sotto le campate del ponte sul Metauro: ecco dove

Cresce la paura fra i residenti per le condizioni della struttura tra Villanova e Calcinelli. "Intervenite al più presto"

Le campate del ponte ostruite da tronchi e detriti

Le campate del ponte ostruite da tronchi e detriti

Colli al Metauro (Pesaro), 4 marzo 2023 – Cresce la preoccupazione fra i cittadini per le condizioni del ponte sul Metauro tra Villanova e Calcinelli, le cui campate sono ostruite in modo sempre più importante da tronchi e detriti trascinati dalle piene delle ultime settimane. E con particolare intensità da quella di martedì e mercoledì scorsi, quando le precipitazioni hanno fatto gonfiare di parecchio il maggiore fiume delle Marche.

Già a gennaio ‘Il Carlino’ aveva raccolto lo sfogo di una persona che abita vicino all’infrastruttura, che diceva di passare intere notti in bianco ogni volta che pioveva per la paura che il Metauro potesse uscire dagli argini.

Adesso, ad intervenire è l’ex coordinatore della Protezione Civile comunale Giovanni Battistelli, che sostiene: "La preoccupazione è davvero forte, perché le arcate centrali, dove scorre il grosso del fiume, sono ostruite da una paurosa quantità di tronchi, rami e altri detriti che ostacolano il regolare passaggio dell’acqua. Il timore più grande è che con le enormi piogge degli ultimi giorni si possa verificare un blocco totale delle campate, perché la conseguenza sarebbe l’esondazione del Metauro, che interesserebbe aree in cui ci sono diverse abitazioni. Abbiamo già segnalato questa nostra forte preoccupazione all’assessore regionale alla difesa del suolo e della costa Stefano Aguzzi tramite e-mail, così come alla dottoressa Lucia Taffetani del Genio Civile Marche Nord".

L’auspicio di Battistelli è che a brevissimo possa esserci un intervento di rimozione dei detriti. "Per scongiurare problemi di esondazione e situazioni di forte stress per chi abita vicino alle rive del fiume – riprende l’ex coordinatore della Protezione Civile comunale – sarebbe necessario rimuovere il cumulo di tronchi che si riversa sui piloni del ponte dopo ciascuna piena, mentre, purtroppo, l’ultimo lavoro in tal senso risale all’inizio dell’autunno 2022. In pratica, sono trascorsi già 6 mesi e nonostante il forte accumulo di materiali che ostruiscono il naturale scorrere del fiume non è stato fatto nient’altro. Ormai, ad ogni piena causata da piogge di una certa consistenza si teme che possa succedere qualcosa di grave. Non solo per chi abita vicino al fiume e vede la sua casa minacciata, ma anche per chi transita sopra il ponte, perché la barriera costituita dai tronchi potrebbe determinare la formazione di onde tali da arrivare fino al livello della strada".