Turismo, testa a testa tra Fano e Pesaro

Le presenze sono state quasi pari. Sono tornati gli americani e i tedeschi. Il maggior flusso degli italiani dalla Lombardia e poi dall’Umbria

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La costa fanese rappresenta ancora il mare degli umbri che hanno fatto segnare 118mila presenze un + 15,67% rispetto allo scorso anno. Al primo posto come presenze ed arrivi c’è il turismo lombardo. E l’offerta diversificata e cioè un soggiorno per tutti i portafogli ha posto la riviera fanese, sempre come numero di presenze totali, poco sotto rispetto a Pesaro: la differenza fra le due città è minima: 458mila Fano contro le 465mila presenze registrate nel capoluogo. Gli arrivi sono stati inferiori rispetto al 2019 (100mila contro 95mila) ma il tempo di soggiorno è stato più lungo (589mila contro contro i 555mila del 2021). La città offre nella sua totalità 5.729 posti letto con un’offerta molto variegata perché conta tra Fano, Ponte Sasso e Metaurilia 34 hotel, 9 campeggi e villeggi turistici, 6 ostelli, 32 affittacamere e 60 B&B e 3 aree per i camper. A tutto questo occorre aggiungere 382 appartamenti ammobiliati per uso turistico. Tra le cose più interessanti che si lascia dietro questa stagione turistica la ricca presenza dei tedeschi: in totale ne sono arrivati 4mila 500, seguiti dagli svizzeri (2128), quindi al terzo posto ci sono i francesi (1143) seguiti dai villeggianti dei Paesi Bassi che sono stati in totale 1.062. Per la cronaca hanno soggiornato in città anche 418 americani. "Certo che se ci fosse stata una viabilità migliore verso l’Umbria forse i dati sarebbero migliori perché il passo della Contessa è ancora a senso unico alternato ed in questo momento, con un turismo segnato da soggiorni più brevi ma anche più frequenti, i tempi di percorrenza incidono sulle scelte", commenta Amerigo Varotti direttore di Confcommercio.