Un giorno di maltempo e spariscono gli ombrelloni

La mareggiata è stata terribile per molti stabilimenti a Sassonia e Ponte Sasso "Gli amministratori parlano, ma cosa fanno? Pensano al “salottino“ in centro"

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E’ bastato un giorno di maltempo perché il mare, in assenza delle scogliere di protezione, erodesse la spiaggia. A Sassonia e a Ponte Sasso i bagnini hanno dovuto prima rimuovere gli ombrelloni e poi, tra la notte di ieri e le prime ore di questa mattina, risistemare gli arenili. Nella spiaggia di Bagni Carlo (a causa del maltempo sono state rimosse 4 file, ndr) il ripascimento è stato eseguito nella notte. Il titolare della concessione, Matteo Renzi, è in attesa da quattro anni del completamento delle scogliere: ne manca solo un ultimo tratto, ma indispensabile per la protezione. "Spero che l’alta pressione duri per i prossimi 10-12 giorni – prosegue Renzi – e ci faccia arrivare alla fine del mese quando dovrebbe essere realizzata la scogliera mancante". Hanno dovuto ricorrere al trattore per spianare la spiaggia a Bagni Carmen, a Ponte Sasso: "Si era creato uno scalino di 40 centimetri – fa presente Leonello Battisti – che abbiamo dovuto togliere per recuperare le file di ombrelloni persi". Anche in questo caso il problema sono le scogliere da rinforzare davanti alla spiaggia di Ponte Sasso.

"Le istituzioni promettono, promettono – lamenta Battisti – ma non concludono niente. Quest’anno nel giro di 20 giorni è già la seconda volta che il mare provoca questi danni". "Ci hanno detto – prosegue Battisti – che inizieranno ad intervenire sulle scogliere di Ponte Sasso da metà giugno con un finanziamento di 200mila euro. Quante scogliere si potranno rinforzare con quella cifra?". Il problema dell’erosione c’è anche a Islamorada, la spiaggia dei cani, dove il mare ha raggiunto la quarta fila: "Ogni mareggiata – commenta Matteo Garofoli – produce notti di lavoro e danni: l’altra sera il mare si è portato via le boe, che dovremmo riposizionare al più presto, e perfino una torretta". "La torretta di salvataggio della nostra spiaggia – conferma Alessandra Mantovani dell’hotel Ruhig, a Ponte Sasso – è stata ritrovata a due bagni di distanza, le passerelle le abbiamo recuperate a due chilometri. Purtroppo niente di nuovo, siamo di fronte ad una consuetudine che si trascina da anni e che ogni volta peggiora: gli amministratori pensano solo a gestire e a coltivare il “salottino“ di Fano". E ancora Mantovani: "Noi albergatori cerchiamo di fare il possibile per accontentare i clienti e per intervenire anche dove non arriva il Comune: lo faremo fin quando avremo forza ed energia, quando saremo stanchi arriveranno cinesi".

Anna Marchetti