"Un incubo, certe scene le ho viste solo nei film"

"E’ stato un incubo. Con scene che fino ad oggi avevo visto solo nei film apocalittici e, invece, era tutto, terribilmente, vero". Non riusciva a nascondere la propria emozione e neanche a trattenere le lacrime, Michela, mentre raccontava, ieri mattina, la drammatica notte che aveva appena trascorso. Michela è una giovane mamma che abita nel quartiere Delle Tinte, il più colpito di Pergola dalla bomba d’acqua e dalla contemporanea esondazione del Cesano che hanno riversato nelle vie di questa zona centrale della città dei Bronzi una quantità di fango, acqua e tronchi inimmaginabile. Ieri mattina lei e tanti altri residenti del quartiere hanno seguito con lo sguardo, da una distanza di sicurezza, i lavori di chi cercava di liberare con mezzi meccanici e a mano le loro strade dalla melma e dai detriti, animati dalla speranza che la devastazione di poche ore prima non avesse causato danni troppo gravi alle loro case.

"Ripeto, la parola che mi viene in mente è ‘incubo’ – ha ripreso Michela, sempre con le lacrime agli occhi -. Auto che galleggiavano, persone intrappolate nelle case, un papà e il suo bimbo rifugiatisi sul tetto per paura che l’acqua potesse allagare completamente le stanze. Immagini che non dimenticherò mai. Io e i miei familiari, per fortuna, nei momenti più drammatici, poco prima delle 20, non eravamo in casa e siamo stati bloccati all’inizio della via da alcuni vicini che stavano scappando dalle loro abitazioni. Poi abbiamo visto tutto quel disastro. Ho cercato di fare delle foto, ma mi tremavano troppo le mani". "L’unica cosa che provavo era una gran voglia di piangere, come stamattina. Ad una certa ora io sono andata a casa dei miei genitori, mentre il mio compagno è rimasto qui tutta la notte a vedere cosa succedeva e a cercare di dare una mano". "Per fortuna – ha concluso -, nella tragedia è andata bene, nel senso che non ci sono stati feriti e vittime. Un pensiero a chi sempre stanotte non ce l’ha fatta".

s.fr.