Un turismo terremotato: hotel semivuoti

La paura delle scosse allontana le prenotazioni e attira le disdette. Fortuna gli eventi sportivi, come il torneo di volley del 28 e 29

Migration

Feste sottotono in città, nonostante la ricca proposta natalizia e i tanti soldi investiti in campagne pubblicitarie. La paura del terremoto, infatti, sta svuotando gli alberghi mettendo in crisi tutto il settore turistico. "La gente ha paura di spendere - rivela il presidente degli Albergatori, Luciano Cecchini - soprattutto qui da noi dove persiste lo sciame sismico".

Dopo la fortissima scossa di terremoto del 9 novembre che ha fatto tremare tutta l’Italia partendo proprio da Fano, nella città della Fortuna ora si avverte forte l’effetto domino della paura che sta colpendo i turisti riflettendosi su alberghi, bar e ristoranti. I locali fanesi semivuoti alla vigilia dell’8 dicembre sono stati la cartina di tornasole di un Natale sottotono.

Ma il dato più impressionante sono le disdette che Cecchini conferma stanno continuando a piovere sui 17 alberghi aperti in città e che si rinnovano dopo ogni nuova scossa di terremoto registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e riportata dai telegiornali nazionali.

"E’ brutto dirlo perché un operatore del turismo dovrebbe sempre trasmettere positività - spiega Cecchini -, ma accendi la tv, scorri le pagine dei social e non si fa altro che parlare delle nuove scosse di terremoto nel nostro territorio. Stamattina (ieri per chi legge, ndr) l’ennesima scossa seguita immediatamente da altre disdette. Perché la gente ha paura del terremoto".

Anche per questo motivo dal 22 dicembre (alcuni fino al 2 gennaio altri addirittura fino al 9) la metà delle strutture alberghiere della città, chiuderanno. "Quello che mette paura agli albergatori - prosegue Cecchini - è che non puoi tenere la struttura aperta se non hai la continuità della gente: il caro bollette ti ammazza. Anche stamattina la gente ha sentito le scosse di terremoto, stanno tutti sul chi va là". Se il turismo natalizio risente del terremoto, il commerciale e il turismo sportivo evitano i toni catastrofici.

"Per fortuna il 28 e 29 dicembre faremo un exploit grazie alla pallavolo - dice Cecchini - con 2mila persone in arrivo per il torneo di studenti organizzato dalla Virtus. Gli alberghi aperti si riempiranno tutti. In questo periodo poi c’è ancora il commerciale a tirare, grazie alla forza lavoro dei cantieri avviati con il 110%. Nel commerciale si lavora dal lunedì al venerdì. Il weekend si vede qualcosa con i mercatini ma ancora è un po’ sottotono questo Natale. Ho parlato con Damiano Bartoccetti (il presidente della Pro Loco provinciale che organizza il Natale che non ti aspetti, con ‘Candele a Candelara’ come punta di diamante e richiamo di un tour promosso anche dal Ministero del Turismo, ndr) che mi ha confermato che stanno arrivando tantissimi pullman, ma per lo più è un mordi e fuggi che arriva la mattina e riparte la sera".

Tiziana Petrelli