Fano, ferma al binario: un treno le risucchia la valigia

Disavventura in stazione a una avvocatessa. Il pesante bagaglio completamente maciullato. "Eppure ero lontana. E se c’era un bambino?"

La stazione di Fano (foto d'archivio)

La stazione di Fano (foto d'archivio)

Fano (Pesaro e Urbino), 20 ottobre 2020 - Ha visto risucchiarsi il bagaglio da un treno a forte velocità che glielo ha letteralmente "maciullato". La brutta avventura è successa ieri mattina alla stazione ferroviaria di Fano ad una giovane di nazionalità cilena, Angela Ruz avvocatessa di 35 anni, che si trovava sulla banchina centrale in attesa di prendere il treno sul binario 2 per rientrare a casa. La giovane donna si trovava in compagnia di un’amica fanese, Giuditta Giardini, - anche lei avvocatessa e collega della Ruz in uno studio legale di New York, - che l’aveva ospitata per qualche tempo a Fano, e di altri passeggeri ed aveva accanto a sé il proprio bagaglio, composto da una valigia del peso di circa 25 chilogrammi e di un trolley più piccolo.

Come spesso succede quotidianamente, nell’attesa del proprio convoglio, i viaggiatori assistono al passaggio di altri treni in transito, rimanendo a distanza dai binari, oltre la riga gialla che per ragioni di sicurezza delimita l’area di attesa. Preceduto dall’annuncio, poco dopo mezzogiorno, è transitato sempre sul binario 2 con direzione Ancona-Bologna un treno con una velocità così forte che lo spostamento d’aria provocato dal passaggio ha fatto volare la valigia più grossa trascinandola lungo i binari e facendo letteralmente a pezzi tutto il suo contenuto. Per fortuna la valigia nella sua folle corsa non ha colpito altri passeggeri che sostavano ad alcuni metri di distanza. Le due giovani, sorprese e scioccate dall’accaduto, non hanno neppure tentato di afferrare il bagaglio e solo dopo con l’aiuto dell’addetto alle pulizie della stazione ferroviaria hanno cercato di recuperare una parte degli indumenti e oggetti sparsi lungo i binari per alcune centinaia di metri. Operazione alla quale hanno dovuto rinunciare dopo pochi minuti in quanto era in arrivo in stazione sullo stesso binario il treno Ancona-Bologna prenotato dalla avvocatessa cilena che, ovviamente, non ha preso.

Recuperati gli indumenti, ma non la valigia che forse è rimasta agganciata al convoglio e raccolte alcune testimonianze, Giuditta Giardini ha riaccompagnato di nuovo la sua amica Angela Ruz a casa per acquistare una nuova valigia con cui partire poi nel pomeriggio. L’episodio testimonia come esista un rischio serio e concreto di pericolosità dei treni che transitano a velocità elevate nelle stazioni ferroviarie. Ieri è successo solo un danno ad un bagaglio, ma se al posto della valigia fosse stato trascinato via un bambino, dello stesso peso, sarebbe stata un’autentica tragedia.

s.c.