Variante Gimarra a Fano, ricorso degli espropriati: c’è anche la Diocesi

Tra i firmatari la parrocchia del Carmine, a Gimarra, e l’Istituto per il sostentamento del clero

Variante Gimarra a Fano: le proteste

Variante Gimarra a Fano: le proteste

Fano, 8 marzo 2023 – Sarà depositato questa mattina il ricorso al Tar contro la Variante Gimarra. Dalla parte degli espropriati anche la Diocesi di Fano. Tra i 10 firmatari, infatti, ci sono la parrocchia del Carmine e l’Istituto diocesano per il sostentamento del clero che nella zona ha delle proprietà. "Ho già firmato il ricorso – conferma don Gianni Petroni, parroco a Gimarra – un conto è assicurare i collegamenti al quartiere, diverso è sfasciare l’intera collina".

La nuova strada, che dalla rotatoria di via Aldo Moro porterà il traffico sulla Statale 16, passerà in prossimità della vecchia chiesetta del Carmine. Anche se rispetto alla progettazione iniziale la rotatoria è stata ridotta di dimensioni e spostata più verso l’area verde, l’impatto sarà notevole.

Don Gianni, che si è schierato dalla parte dei cittadini fin dall’inizio, ricorda che di "progetti l’Amministrazione comunale ne ha presentati 2/3: non si capiva dove sarebbe passata la strada. In ogni caso non si può rovinare un quartiere per buttare il traffico sulla Statale 16". Il ricorso è un documento corposo di circa 70 pagine dove i ricorrenti "denunciano – fa notare Luciano Benini, uno dei proprietari danneggiati dalla strada – violazioni amministrative infinite: alcune veramente grossolane e clamorose".

Sono chiamati in causa tutti, sindaco, assessori e dirigenti considerati responsabili di portare avanti l’iter della Variante Gimarra senza neppure "avere la certezza della proroga dei 20 milioni di euro". I ricorrenti richiamano l’attenzione anche sui costi dell’infrastruttura che, a loro dire, sarebbero notevolmente superiori ai 25 milioni di euro ipotizzati dal Comune (20 i fondi Cipe, 5 milioni saranno messi dall’Amministrazione). Qualcuno degli espropriati avrebbe dato l’incarico ad una nota società di progettazione di calcolare l’effettivo costo dell’infrastruttura, secondo il percorso individuato dal Comune, per poi metterlo a confronto con il preventivo di spesa dell’Amministrazione comunale. I risultati saranno resi noti a giorni.

D’altra parte l’Amministrazione comunale è determinata a portare avanti la Variante Gimarra, anche se la scelta non è condivisa da tutta la maggioranza. Solo qualche giorno fa è stato annunciato da parte del Comune "il massimo impegno per rispettare la scadenza del 30 giugno 2023, data limite indicata dalla proroga ministeriale per beneficiare dei 20 milioni di fondi per lo sviluppo e la coesione (Fsc)".