Variante Gimarra, sindaco a caccia dei milioni persi

Sfumato il finanziamento per troppo immobilismo, tra le opzioni dirottare su Fano fondi destinati ad altri

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Persi i 20 milioni di euro per la costruzione della variante di Gimarra, non si ferma l’iter amministrativo dell’interquartieri (l’ultimo tratto di strada che dovrebbe collegare la Trave con la Statale 16). I tecnici comunali sono al lavoro per preparare la delibera da portare in consiglio comunale, nonostante non ci siano più le risorse. Allo stato attuale, infatti, il Comune sa di non poter più contare sui 20 milioni di euro, oggetto del protocollo d’intesa sulla sanità del 2018, voluto dall’ex consigliere regionale Pd, Renato Claudio Minardi, ma firmato dal sindaco Massimo Seri e dall’allora presidente della Regione Luca Ceriscioli. Tra i punti del protocollo c’erano anche i fondi Cipe (20 milioni di euro) per realizzare il collegamento viario verso Pesaro. Nell’impossibilità di rispettare i termini dell’accordo (l’Amministrazione comunale dovrebbe aggiudicare i lavori e firmare il contratto con la società aggiudicataria entro dicembre di quest’anno, mentre ancora non c’è neppure il progetto esecutivo), il Comune ha richiesto al Mit (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) attraverso la Regione, una proroga del termine. Proroga non concessa perché il caso dell’interquartieri di Fano non è contemplato tra le ipotesi indicate per ottenere la deroga. A questo punto il Comune pensa di avere di fronte tre opzioni: spera che siano concesse ai Comuni deroghe dei termini per l’utilizzo delle risorse (magari all’interno della Finanziaria). "Questo in considerazione – sottolineano dal palazzo – delle difficoltà operative che le Amministrazioni pubbliche hanno avuto nel 2020 per l’emergenza sanitaria e per il fatto che opere complesse, in zone di vincoli paesaggistici, richiedono tempi e cautele adeguati". L’altra ipotesi è che la Regione (nello specifico l’assessorato alle Infrastrutture) sia disponibile ad utilizzare i 20 milioni di euro su opere di sua competenza, già appaltate, girando sull’interquartieri fondi regionali. Sono quelle che l’Amministrazione comunale definisce "operazioni neutre contabilmente. Un modo per preservare i 20 milioni di euro secondo un principio di leale collaborazione tra enti locali". C’è una terza opzione su cui confida la giunta Seri e cioè che "la Regione Marche trovi risorse di pari importo per nuove opere ristorando Fano del mancato finanziamento originario". Anche qualora la Regione individuasse 20 milioni di euro per Fano, difficilmente sarebbero destinati all’interquartieri, che non ha mai convinto la Regione che magari preferirebbe la complanare sud. L’interquartieri, che lo stesso vice sindaco Fanesi (Pd) considerava "una opportunità storica, da non perdere" è naufragata nelle divisioni interne alla maggioranza.

Anna Marchetti