Vincenzo Brescia, ecco l’artista dei paesaggi e delle nature morte

"L’artista dei paesaggi e delle nature morte", Vincenzo Brescia , per la seconda volta ospite della galleria di Palazzo Bracci-Pagani. La sua mostra "Il canto del colore", che si è conclusa, ha proposto una carrellata di dipinti, olio su legno e olio su tela, realizzati negli ultimi 5-6 anni. Opere che raccontano i paesaggi fanesi, marchigiani e della costa salentina (terra di cui Brescia è originario), visti con gli occhi, le emozioni, lo stato d’animo e i colori dell’artista.

"Le opere attuali – spiega Brescia – raccontano il mondo che mi circonda, attraverso la cura delle pennellate e il personale registro cromatico". "Un autore eclettico – commenta Carlo Bruscia, che cura lo spazio Pagani e seleziona gli artisti che vi espongono – di grande qualità pittorica, evidente sia nelle tele di maggiori dimensioni sia in quelle più piccole. Le sue opere mostrano una notevole perfezione tecnica -esecutiva".

"Dipingo i soggetti che mi ispirano – racconta Brescia – non mi piace rimanere su un unico tema, mi annoierebbe, devo sempre studiare e ricercare". Una passione, quella di Brescia per la pittura coltivata fin da bambino, seguendo le sorelle e il padre "che era molto bravo nell’uso del carboncino". Poi il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti di Lecce e l’abilitazione all’insegnamento a Bologna. Anche se la vita lo ha portato verso un altro lavoro, la passione per la pittura è rimasta, coltivata con la creazione di sempre nuove opere e la partecipazione a mostre ed esposizioni.

an. mar.