Vuole fare il paciere: ma col coltello

Botte in una struttura che ospita extracomunitari. Il mediatore perde le staffe

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Voleva fare da paciere in una lite tra due coinquilini, e invece è finito a processo per avere aggredito uno dei rivali con pugni e fendenti. Il fatto è successo in una struttura fanese che ospita extracomunitari e immigrati, a dicembre 2018. L’imputato (difeso dall’avvocato Andrea Guidi) è un 24enne afghano, risultato residente a Novara. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo sarebbe intervenuto in una lite tra due stranieri che vivevano all’interno del centro. Il 24enne decide di non restare solo a guardare, ma di mettere fine a quello scontro. Peccato però che nell’intromissione, si prende qualche colpo. Gli sale il termometro della rabbia. E da paciere diventa aggressore.

Esce dal centro e va nella sua abitazione per uscirne poco dopo con un coltello da cucina con una lama d’acciaio lunga 24 centimetri. Ritorna sul ring improvvisato e si scaglia contro uno dei due contendenti, quello che lo ha colpito, un 31enne della Sierra Leone, e gli molla una scarica di pugni come fosse un sacco da boxe. Poi tira fuori il coltello e lo ferisce a un braccio. Arrivano le forze dell’ordine a mettere fine a quell’assalto. La vittima si fa medicare al pronto soccorso dove gli viene riscontrata una prognosi di 10 giorni. L’afghano finisce a processo per lesioni aggravate e porto non autorizzato di armi fuori dalla propria abitazione. Alla prossima udienza si entrerà nel vivo della vicenda, con il racconto dei vari protagonisti.

e. ros.