Walter Magnifico, "Vengo da Pesaro e faccio basket. Ecco perché mi snobbano"

Il campione accusa l’assessore: "Per i miei ragazzi non ci sono spazi"

Walter Magnifico

Walter Magnifico

Fano, 10 novembre 2018 - «Sono due anni che facciamo richiesta al comune di Fano per avere a disposizione una palestra, per un’ora a settimana. Che l’assessore non riesca a trovare una soluzione per una questione così piccola, la trovo davvero una cosa assurda». Si fa portavoce delle rabbia di decine di genitori dei bambini iscritti ai suoi corsi di minibasket, Walter Magnifico, uno dei campioni più rappresentativi della pallacanestro italiana (attivo dal 1975 al 2004) che può vantare nel suo palmares personale non solo titoli nazionali ma anche un argento e un bronzo agli Europei e un podio ai Giochi del Mediterraneo. «Io non voglio assolutamente avanzare delle pretese in più di quelle che spettano ai bambini (e genitori) iscritti alla nostra società – dice il campione –, ma questi devono avere almeno le stesse possibilità che hanno gli altri bimbi fanesi: della pallacanestro, della pallavolo, della ginnastica e di altri sport di altre società. I genitori dei nostri bambini sono molto contrariati: alcuni non hanno rinnovato l’iscrizione».

Abbandonato il professionismo, Magnifico ha infatti dedicato la sua vita anche all’avviamento allo sport delle nuove generazioni fondando la società sportiva ‘Real Magnifico Basket club’ con sede a Pesaro. «Siamo un’associazione sportiva che da sei anni è anche a Fano con il centro minibasket Orange Basket Fano – racconta –. Abbiamo aperto qui perché, sebbene sia attiva la Basket Fanum da molti anni, secondo me questa città poteva avere anche una opportunità in più per diventare un po’ più cestistica. Così in questi anni, con grande pazienza e accontentandoci dei piccoli spazi che ci venivano offerti (condividono con l’Adriatica Volley la palestra del Nolfi-Apolloni in via San Lazzaro, ndr) abbiamo costituito un’attività che l’anno scorso aveva più di ottanta bambini fanesi allenati da istruttori fanesi. Negli anni però, crescendo di numero, quegli spazi si sono rivelati non più sufficienti per avere un minimo di programmazione che faccia crescere tutti i vari gruppi che si sono formati».

Pur conoscendo  benissimo la situazione della carenza di palestre e spazi che coinvolge tutti gli sport, in tante città, «devo però amaramente constatare – aggiunge Magnifico – che l’assessore allo Sport ci ha sempre dato dimostrazione di interesse e disponibilità, ma in concreto non ha concluso niente. Siamo rimasti con gli stessi spazi di cinque anni fa con il numero di bambini che è notevolmente aumentato. Siccome le nostre richieste non sono esagerate, trovo ingiusto non avere gli spazi per consentire ai bimbi che si apprestano alle categorie giovanili dell’under 13 di avere tre allenamenti a settimana come hanno praticamente tutti quelli degli altri sport fanesi. Io posso anche capire che qualcuno avrà trovato delle difficoltà perché la mia società ha sede a Pesaro – conclude il campione –, ma il centro minibasket è di Fano. Qui ci sono società storiche per cui ho il massimo rispetto e accetto che debbano avere potenzialmente più possibilità. Ma bisogna anche dare spazio alle nuove realtà, il basket o un’altra disciplina: se non si lavora anche per le nuove realtà qui non cambierà mai niente».