Fano, vendevano yacht di lusso senza Iva. Evasi 6 milioni di euro

Indagine della Finanza: la ditta emetteva false fatturazioni a società estere che in realtà erano parte dell'organizzazione aziendale

Yacht di lusso in una foto di repertorio

Yacht di lusso in una foto di repertorio

Fano, 21 giugno 2019 - La guardia di finanza di Pesaro ha denunciato a piede libero il rappresentante legale di una ditta nautica di Fano che costruisce yacht. E' accusato di aver evaso 6 milioni di Iva tra il 2013 e il 2016 grazie a false fatturazioni con società estere collegate alla casa madre.  E' quanto reso noto dal Nucleo di polizia economico - finanziaria di Pesaro, che ha condotto un'attività ispettiva volta alla repressione di illeciti di natura tributaria. In particolare, è stata eseguita una verifica fiscale nei confronti di un’impresa del settore della cantieristica navale per la costruzione di imbarcazioni di lusso. L'evasione veniva realizzata grazie a un giro di fatture emesse nei confronti di società estere collegate e compiacenti.

In questo modo avrebbe indebitamente acquisito la qualifica di “esportatore abituale” indispensabile per effettuare acquisti presso fornitori nazionali senza il pagamento dell’Iva.  Per arrivare a questo risultato, "la Finanza - si legge nella nota - stimolata anche dalle informazioni reperite sul web e sulla stampa specializzata, è riuscita ad associare il marchio a società di diritto austriaco e monegasco, delineando i tratti di un’unica organizzazione aziendale, composta da tre divisioni operative gestite da società differenti, dislocate in Italia, Austria e Principato di Monaco".

Si è così imposta la necessità di fare ricorso allo strumento della cosiddetta “mutua assistenza amministrativa internazionale” interpellando le autorità dei due Stati esteri, che hanno confermato quanto ipotizzato dai finanzieri. Alla luce degli esiti complessivi delle indagini, il legale rappresentante della società è stato denunciato alla procura di Pesaro per il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti. "L’attività si inquadra nella missione istituzionale della Guardia di Finanza a contrasto delle forme più insidiose di evasione in grado di produrre effetti negativi per l’economia, non solo privando lo Stato del gettito fiscale, ma anche ostacolando la sana concorrenza fra imprese".